INCONTRO CULTURALE
Presentato a Fasano il romanzo dedicato agli anni parigini del pittore Ernest Verner
L'autrice Annalucia Leccese, presidente dell'associazione 'Amici di Ernest Verner' è stata intervistata da Paola Guarini

FASANO – È stato presentato nella serata di ieri (giovedì 22 febbraio), a Palazzo municipale, il libro Ernest Verner. Cronache parigine di un artista scomodo (Edizioni dal Sud) scritto da Annalucia Leccese, presidente dell'associazione culturale “Amici di Ernest Verner” che, con il patrocinio del Comune, ha promosso l'appuntamento. Con l'autrice ha dialogato Paola Guarini, presidente del circolo della stampa “Secondo Adamo Nardelli” nonché amica personale del pittore di origine boema vissuto proprio a Fasano negli ultimi 25 anni della sua vita. I saluti istituzionali, affidati all'assessora Cinzia Caroli, sono stati preceduti da un travolgente reading di alcuni passi del testo, affidato alla bravura di Fabrizio Giannuzzi e Ketty Loconte.
Il romanzo biografico, dedicato agli anni che Ernest Verner visse nel fermento artistico e culturale di Parigi (tra il 1948 e il 1952), è il frutto di un sapiente lavoro di revisione letteraria da parte dell'autrice. Durante l'attività di ricerca, portata avanti con l'associazione per cercare di favorire una più approfondita conoscenza di questo grande artista e intellettuale, si è infatti imbattuta nel dattiloscritto Le Quêteur (Il Questuante, 1994), scritto da André Louis Carruel, psicanalista e scrittore francese che al suo amico Verner consegnò il testo. Si trattava di un racconto degli anni parigini, degli incontri e delle vicissitudini susseguitesi nella vita di un uomo che si sentiva spesso “estraneo” al mondo circostante. «Grazie a Caterina Patronelli, che mi ha consegnato il dattiloscritto, ho avuto modo di approfondire questi anni dell'esistenza di Verner – ha precisato l'autrice –».
Il testo, dunque, tradotto dal francese, è stato trasformato in diario, così da dar voce allo stesso artista che in prima persona narra la sua storia, e integrato con notizie biografiche recuperate dalla traduzione di alcuni diari dello stesso Verner. «Era un artista “scomodo” perché straniero a se stesso e al mondo, anticonformista, riluttante ad accettare le leggi del mercato dell'arte – ha spiegato poi la presidente –». Dalla lettura del libro emergono tanti altri aspetti del protagonista: dal suo rapporto con le donne, alla difesa dell'ambiente e degli animali. «È un racconto autentico, con precisi riferimenti letterari, e si legge con grande godibilità e passione – ha chiosato Paola Guarini –».
Il romanzo (il cui ricavato sarà appunto destinato all'associazione), è un'altra tappa del percorso di studio e riscoperta dell'artista Verner intrapreso dalla realtà associativa e si colloca nell'ambito di una serie di iniziative che saranno messe in campo per celebrare il centenario della nascita del pittore svizzero arrivato a Fasano per mezzo della sua leonessa, ospitata nello Zoosafari di don Matteo Colucci. Il prossimo e imminente obiettivo è la realizzazione di un catalogo completo delle opere.
A chiudere la serata è stato un intervento del giornalista Angelo Di Summa, Responsabile della Comunicazione del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata.
di Angelica Sicilia
23/02/2018 alle 04:28:14
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