CHIUSURA FESTA
Il travolgente rock di Edoardo Bennato accende piazza Ciaia
Il cantautore e musicista napoletano, accompagnato da una band impeccabile, ha regalato un concerto di 90 minuti, tra pezzi storici e assoli strumentali
FASANO - Una piazza Ciaia vestita a festa ha accolto ieri sera (lunedì 18 giugno) centinaia di fan venuti da ogni dove per ascoltare le canzoni e vivere l'energia travolgente di Edoardo Bennato. Il 71 enne cantautore e musicista napoletano ha chiuso con la sua musica i festeggiamenti in onore dei Santi Patroni di Fasano, organizzati grazie a un Comitato che tanto impegno ha profuso per offrire una Festa Patronale degna di nota alla comunità
Lui, eterno “vulcano” della musica italiana, instancabile sul palco, da cui ha professato di «avere tanti dubbi nella vita, ma nemmeno uno solo sul rock'n'roll», ha fatto riascoltare pezzi storici della sua discografia e brani più recenti, trascinando il pubblico nella provocazione del rock, così come in momenti di riflessione sulla realtà sociale, politica e culturale dei nostri tempi.
Circondato da incredibili musicisti-rocker, Bennato ha aperto la serata con Abbi dubbi (1989). Salto a ritroso con la celebre Sono solo canzonette, seguita da Il gatto e la volpe, simbolo della genialità di Burattini senza fili, celebre disco del 1977, riproposto nel 2017 in una nuovissima versione, in cui prendendo ispirazione dalla favola di Pinocchio denunciava i vizi della società dell'epoca. Quasi spaventosa l'attualità dei temi trattati attraverso la metafora della storia di Collodi. Il cantante e musicista ha riproposto in ordine: Mangiafuoco, Quando sarai grande, Mastro Geppetto – uno dei singoli aggiunti alla nuova versione per omaggiare “l'artefice di tutto” –, La fata, Lucignolo, In prigione, in prigione. Non sono mancati altre pietre miliari del suo repertorio: Meno male che adesso non c'è Nerone, L'isola che non c'è, Pronti a salpare (parole in musica che descrivono alla perfezione l'attualità, quello dell'immigrazione e dei viaggi della speranza sui barconi”. «La guerra è semplicemente un fatto utilitaristico. Dobbiamo capire che il nostro futuro non può prescindere dalle condizioni del terzo mondo – ha commentato Bennato alludendo chiaramente alla situazione d'emergenza del nostro tempo –».
Immancabile il suo legame con Napoli, città d'origine che non ha mai smesso di celebrare e difendere anche con pezzi-denuncia: Sotto viale Augusto che ce stà, A Napoli 55 è ‘a musica e Vendo Bagnoli ne sono la testimonianza. E ancora brani di contestazione sociale come La calunnia è un venticello e Rinnegato, che hanno poi lasciato il posto alle ballate Ogni favola è un gioco e Le ragazze fanno grandi sogni. Per il finale, salto al 1989 con Il rock di Capitan Uncino, dal concept album ispirato alla figura di Peter Pan, in cui il capitano rappresenta il prototipo del terrorista moderno. Con Italiani e Nisida si è chiuso il cerchio di rock e parole, di provocazione e adrenalina. Grande assente nel repertorio presentato, la storica Viva la Mamma, che il pubblico più tradizionalista si aspettava.
Davvero una forza della natura Bennato sul palco. Lo rivedremo in tv questa sera, in diretta dal Sagrato della Basilica di San Francesco d'Assisi per la serata benefica, condotta da Carlo Conti, che sostiene chi soffre e chi si trova in difficoltà. Avremo di certo ancora in mente la sua performance fasanese.
di Angelica Sicilia
19/06/2018 alle 07:14:54
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela