APPUNTAMENTI DOMENICALI
Alla Selva di Fasano, il Fenomeno Battiato raccontato da Fabio Zuffanti
Per i Presidi del Libro, lo scrittore ha presentato il libro 'La voce del padrone' in una conversazione con Ilaria Potenza al Boho Café

FASANO – Non è facile fissare su carta le gesta di uno dei più grandi artisti del panorama italiano. Eppure Fabio Zuffanti, musicista e scrittore, è riuscito a raccontare la nascita, l'ascesa e la consacrazione del “Fenomeno” Franco Battiato. Il libro Battiato-La Voce del Padrone (Arcana Edizioni) coniuga la sua passione per il Maestro siciliano, l'amore per quella Musica che ha poi influenzato tanti artisti fino ai giorni nostri, la raccolta delle informazioni e la ricerca della verità tipica del fare giornalistico e quella puntuale osservazione del critico. Così nella pagine si ritrovano il genio e la sregolatezza di un personaggio eclettico, sempre alla ricerca di sperimentazioni, influenze esotiche e onestà intellettuale. Nella serata di ieri (domenica 5 agosto), al Boho Selva Café, la giornalista Ilaria Potenza ha intervistato l'autore in un appuntamento promosso dai Presidi del Libro di Fasano.
Nel corso della piacevole conversazione, Zuffanti ha ripercorso la genesi dell'uomo e personaggio Franco (all'anagrafe Francesco) Battiato, a partire da quando a 19 anni, alla morte del padre, abbandona la Sicilia alla volta di Milano, con il sogno di fare il cantante e lavorare nel mondo della canzone. In terra meneghina le prime esperienze musicali, fino all'incontro fatale con Giorgio Gaber che lo lancia nella trasmissione tv Diamoci del tu. Altri incontri fortuiti e il desiderio di allontanarsi dal mondo della musica leggera per abbracciare le innovazioni musicali inglesi degli anni '60 lo portano a un periodo di cambiamenti. E qui l'autore ha continuato nel racconto di un Battiato alternativo, eclettico, trasformista che precede l'avvicinamento alla spiritualità, alla filosofia, alla preghiera orientale. Una continua evoluzione la sua, segnata da collaborazioni importanti, come quella con Karlheinz Stockhausen, uno dei suoi miti e grande padre della musica contemporanea, da viaggi e nuovi orizzonti. La consacrazione arriva con l'album La voce del padrone (da cui il titolo del volume), che richiama il pensiero del filosofo armeno Gurdjieff esprimendo al meglio la contaminazione tra impegno e leggerezza, tra generi e forme artistiche.
«Battiato ha segnato la mia vita umana e artistica – ha commentato Zuffanti –. Perché lui non ha mai avuto paura di osare, di raggiungere un obiettivo e deviare, di cambiare, sperimentare, buttarsi nella musica leggera e nell'elettronica, nella pittura, nel cinema, nella politica. Tutto per fare una vita in verticale, propensa all'arricchimento spirituale, ci sono state cadute ma la sua ricerca era sempre orientata a questo».
In chiusura, attraverso un tappeto di oggetti – accuratamente selezionati dalla stessa giornalista –, sono state ricordate alcune delle canzoni contenute nel disco La voce del padrone, una delle più importanti pubblicazioni italiane mai esistite. Cuccurucucù, Centro di gravità permanente, Bandiera bianca sono alcuni dei pezzi storici dell'album, destinati a rimanere nell'Olimpo della musica per sempre. Aspettiamo il seguito del libro per conoscere ancora ulteriori frammenti della storia di un sommo artista.
di Angelica Sicilia
06/08/2018 alle 00:29:43
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