GIORNATA DELLA MEMORIA
L'Utl ha celebrato la Giornata della Memoria con il libro 'Oltre il Ponte'
'Per non dimenticare'.. con queste parole le autrici hanno sottolineato gli eventi raccontati nel loro libro, edito da Schena Editore, che racconta di Vincenzo, partito in guerra e tornato dopo aver vissuto l’esperienza terribile della deportazione

Fasano – Domenica pomeriggio, 27 gennaio, nella sala convegni dell'Università del Tempo Libero "San Francesco d'Assisi" si è potuto assistere a qualcosa di raro: il racconto dell'esperienza vissuta in guerra e poi nei campi di concentramento di Vincenzo Landi nelle parole impresse sulla carta, con il libro “Oltre il ponte”, da sua figlia, Giusi Landi, e da Paola Zito.
Nella sala gremita, si respiravano i “ricordi”, quelli indelebili nella memoria di Vincenzo, chiamato in paese Cenzino, trasmessi su carta dalla figlia, Giusi Landi e da Paola Zito. Ricordi ancora “vivi” che Cenzino, così lo chiamano ancora a Putignano, sua città natale e dove ha fatto per anni il lavoro del calzolaio, nonostante l'età, ormai 95 anni, ha raccontato con lo scopo di “tramandarli” alle nuove generazioni per non dimenticare quella che è la ferita ancora aperta della Seconda guerra mondiale: i campi di concentramento.
Vincenzo, grazie al lavoro di Giusi Landi e Paola Zito, racconta la sua testimonianza, con cura di particolari e aneddoti, nelle scuole e a chi gli fa ancora domande. Ascoltare le sue parole, ed ora leggerle nel libro, ci fa capire la vicinanza di questa tragedia: lui non era ebreo, era un soldato italiano che dopo l'armistizio di Badoglio ha vissuto un'esperienza tragica solo perché italiano e non più alleato dei tedeschi.
Il libro “Oltre il ponte” racconta gli eventi vissuti da Vincenzo, la sua partenza in guerra, gli eventi dell'8 settembre con coloro che erano amici che diventano in una notte nemici, la deportazione nei campi di concentramento, il suo ritorno a casa. Ma racconta anche le vicende di coloro che erano rimasti “in paese”, a Putignano ad aspettarlo: la mamma e le tre sorelle che lo credevano in guerra e non il protagonista dell'evento più drammatico della stessa.
Nel libro si ripercorrono gli eventi dalla sua partenza da Bari per il fronte, il 18 maggio 1943, a soli diciannove anni e il suo ritorno a Putignano, il 25 agosto 1945, a bordo di una carrozza delle Ferrovie Sud- Est, dove avrebbe finalmente rivisto suo padre, suo fratello, le sorelle e la madre. “Ecco i mandorli, i ciliegi, gli ulivi tranquilli sotto il sole; erano come li ricordava, come se il tempo non fosse trascorso. Non riuscì più a stare seduto quando rivide i trulli bianchi d'intonaco, quando rivide il rosso che era solo della sua terra. Era arrivato. Ora poteva pensare a vivere, finalmente!”.
Nel corso della presentazione, moderata dalla presidente dell'Utl, Palmina Cannone, si è potuto ascoltare alcuni brani recitati da Valerio Bianco e da intermezzi musicali in tema con la Giornata della Memoria.
Un breve intervento di Marianna Buttiglione, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo “De Gasperi- Stefano da Putignano”, in cui Giusi Landi è insegnante e Paola Zito ha insegnato, che ha parlato della valenza umana, educativa e di memoria di questo libro “scritto a quattro mani, dove si può conoscere l'aspetto tragico dell'esperienza vissuta da Vincenzo e l'aspetto di chi era rimasto nella realtà di paese, con i problemi della quotidianità senza immaginare quello che questi uomini hanno vissuto. Vincenzo è riuscito a tornare alla vita dopo la tragedia che ha vissuto; è riuscito ad andare oltre il ponte”.
di Marica Mastrangelo
28/01/2019 alle 23:04:33
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