BAGARRE SILVANA
Festa di S. Michele: Palmina Cannone risponde alla Pro Selva
La scrittrice ha inviato una nota di risposta dopo che il sodalizio si era detta rammaricato dal mancato coinvolgimento in un'iniziativa
La festa di S. Michele
FASANO – La Pro Selva attacca, Palmina Cannone risponde. Il sodalizio presieduto da Rosanna Petruzzi Lozupone, nei giorni scorsi, si era congratulata con gli organizzatori delle festa di S. Michele tenutasi nella frazione collinare ma nel contempo si era detto rammaricato per non essere stato coinvolto nell'iniziativa. Ecco giungere, quindi, la risposta della ricercatrice storica e scrittrice Palmina Cannone che ha inviato una nota di risposta proprio alla Pro Selva. «Dall'aldilà don Filippo tuonò: “... i cusse jì u pünte ca jüscke!” (e questo è il punto che brucia!) – scrive la Cannone -. Il successo della festa silvana di San Michele del 29 settembre scorso ha, presumibilmente, scatenato uno tsunami in casa “Pro Selva”, alla quale avevo inviato il comunicato stampa-invito. Mi dispiace di essere stata la causa involontaria di tale turbolenza. Eppure molti soci dell'associazione erano presenti all'evento, conoscendo il mio impegno per il territorio. Devo lamentare, purtroppo, non essere la prima volta che la presidente mi contesta il mancato coinvolgimento del suo sodalizio nelle mie iniziative culturali, patrocinate spesso anche dall'Amministrazione comunale. Lo ha già fatto in occasione della presentazione dei miei due volumi: “I pallòume de Don Felippe” e “Il Trullo del Signore a Selva di Fasano”, Faso Editrice.
Preciso - continua la Cannone - che la manifestazione del 29 settembre scorso è il traguardo di un mio personale percorso storico-letterario, iniziato con la ricerca e raccolta degli scritti del canonico Bonifacio. L'iter è proseguito con la pubblicazione nel 2008 del già citato volume, concludendosi, non a caso, quest'anno con l'installazione della tabella turistica. Sottolineo, infatti, che, nel 1932 (tre anni dopo la morte del prete-poeta, 1929) si costituì il primo comitato pro-festa San Michele; 40 anni dopo (1972) il secondo. In ricorrenza di altri 40 anni, nell'estate appena trascorsa: ho esposto i paramenti sacri del sacerdote e gli arredi della sua chiesetta alla Mostra dell'Artigianato; ho ripresentato il volume di cui sopra presso il Club “Amici della Selva” e, con gli introiti della vendita, è stata installata la targa; ho costituito il terzo comitato al quale hanno aderito, con una collaborazione spontanea, gli eredi di don Filippo, Brunetti e Sardella, il Club “Amici”, il Comitato Silvano dei residenti, e tanti altri amici. Senza richiesta di contributi o tessera associativa. L'anno prossimo, come ho annunciato il 29, per il centenario della morte (27 luglio 1913) dello storico fasanese Giuseppe Sampietro, sarà installata una targa celebrativa in viale dei Pini, ove è ubicata la sua villa, oggi L'Abbate; inoltre, ho auspicato che un'altra ricordi, in viale dei Castagni, lo scrittore Nino Ruppi. Quanto alla prima tappa dell'itinerario presentato nel calendarietto 2012, afferente il “Trullo del Signore”, rimando alla pag. 19 dell'omonimo volume del 2009 (molto prima del 2012), in cui scrivo: “Auspico che ... gli operatori turistici inseriscano nei pellegrinaggi una tappa nella chiesa della Selva ...”. In relazione al programmato recupero delle bellezze del territorio silvano e alla riscoperta delle relative chiesette ed edicole religiose, faccio presente che un percorso storico-devozionale- folclorico-turistico è stato già da me avviato con le seguenti pubblicazioni: “Raccontando Fasano. Artigianato, Personaggi,Tradizioni”, Schena ed., 1998 (cfr. cap. “I fuochi di San Gennaro”); “Graffiti fasanesi”, Faso Editrice, 2002 (cfr. cap. “Sagre di contrada: San Donato e San Lorenzo”; “La festa della Balice”; “Storia di fede a Coppolicchio”); “Il Trullo del Signore”, innanzi citato, (cfr. par.“Terra di fede: le chiesette patronali”; “La chiesa di Cocolicchio”) e altri ancora.
E allora - conclude la scrittrice - , quale tutela si vuole pretendere, se sono idee e argomenti già da me ampiamente sviluppati (coperti da copyright), e riproposti ora dall'associazione? Pretesa né elegante, né corretta! La collina silvana non è monopolio della Pro Selva. È di tutti gli amici della Selva, senza virgolette, come intelligentemente ha sottolineato l'assessore Renzo De Leonardis, leggendo la firma posta sulla targa contestata. Bando alla sterile polemica contro chi scrive della Selva (vedi quella scatenata l'anno scorso contro lo scrittore e giornalista Raffaele Nigro) e contro chi scrive e opera liberamente, senza prima passare sotto le Forche caudine di un qualsivoglia autocrate! Perché, a voler proprio puntualizzare, la Pro Selva non mi ha coinvolta nella serata dedicata alla cucina fasanese. Eppure sull'argomento ho scritto “I sapori ritrovati” (Schena ed., 1999) e tanti altri volumi! Non mi ha coinvolta nella festa dell'uva. Eppure nel citato volume “Graffiti fasanesi” ho dedicato un capitolo ai vinai conterranei! Non per questo mi sono sentita prevaricata. Sono una donna libera, non asservita ad alcuno. Rispetto le scelte altrui, lasciando spazio ai giovani e a chi può saperne più di me. Pertanto, lavoriamo serenamente per la Selva, per costruire la sua rinascita. In fondo, tutti amiamo questo paradiso, e perseguiamo il medesimo obiettivo. Senza rancore”.
di Redazione
06/10/2012 alle 07:34:06
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