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Gli alunni della Bianco-Pascoli e del 'da Vinci' hanno portato in scena uno spettacolo incentrato sulla vita di Mogol

Fasano – Ciò che può la scuola a volte è inimmaginabile!!! Ieri, lunedì 20 gennaio, l'Auditorium del “Da Vinci” è diventato il palcoscenico in cui un sogno si è trasformato in un progetto e perciò realtà: trentacinque studenti hanno messo in scena uno spettacolo incentrato sulla vita del grande compositore, Giulio Rapetti Mogol.
Due repliche che hanno messo a dura prova studenti ma, soprattutto docenti e tutto il personale scolastico coinvolto nello spettacolo.
Gli onori di casa sono stati fatti dalla dirigente dell'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Leonardo da Vinci”, Maria Stella Carparelli e dalla dirigente della Scuola Secondaria Statale di Primo Grado “G. Bianco – G. Pascoli”, Maria Conserva.
«Un connubio – ha dichiarato la dirigente Maria Stella Carparelli - tra due scuole. La nostra è una idea, una collaborazione nata quasi per caso durante la presentazione del cartellone della 37° stagione concertistica di Fasanomusica. Abbiamo pensato a due eventi in programma che potevano conciliarsi con le attività formative dei nostri ragazzi: la serata dello scorso 5 dicembre che ha visto Mogol e Gianmarco Carroccia sul palcoscenico del Kennedy e poi un altro spettacolo in cartellone che ha come tematica quella delle streghe. Per me è un piacere ringraziare la mia collega, la dirigente Maria Conserva, che ha creduto molto in questo progetto. Io credo sia fondamentale una condivisione in senso verticale delle esperienze di formazione. Infatti, i ragazzi coinvolti sono alcuni delle classi seconde e terze della “Bianco – Pascoli” e del biennio del “da Vinci”, anche perché a livello di età sono i più vicini. Lo spettacolo di questa sera è un “sogno” in cui parte fondamentale sono stati gli otto docenti che hanno coordinati questi ragazzi. A loro va tutta la mia stima per l'infinita pazienza verso i ragazzi. Ci tengo a ringraziare anche l'Amministrazione Comunale, mai come quest'anno sempre presente».
«Io ringrazio Te (Maria Stella Carparelli ndr) – ha dichiarato la dirigente Maria Conserva – per la prima accoglienza ricevuta, con cui si è subito creata una sinergia da cui è nata e si è sviluppata una intesa progettuale e curriculare. Il feeling con le emozioni e le sensazioni di Mogol e Battisti si percepisce in questo progetto. Un ringraziamento vivo e sincero, soprattutto, per i docenti che si sono resi disponibili, anche quando dovevano essere a riposo, per la preparazione di questo spettacolo. Un doveroso ringraziamento va anche ai genitori che ci sostengono e consentono la realizzazione di queste iniziative».
Lo spettacolo è stato incentrato sulla trasposizione della vita e dei testi della lunga carriera di Mogol, in particolare il lungo sodalizio con Lucio Battisti, ma senza tralasciare le numerose collaborazioni con i grandi nomi della musica leggera italiana: Bobby Solo, Mina, Adriano Celentano, Mango. Nel corso dell'esibizione molto accurata e minuziosa è stata la resa di alcuni momenti della vita del cantautore con la “voce dei ragazzi” mettendo in evidenzia grandi tematiche di attualità giovanile: il conflitto familiare, la difficoltà a relazionare, il bullismo, l'amicizia, la disabilità, l'immigrazione, quella solitudine sociale che molti dei ragazzi nascondono e che viene espressa attraverso valvole di sfogo come la musica. I ragazzi in scena, nonostante la giovanissima età, hanno dimostrato che “sanno fare chiasso” ma sanno anche farlo attraverso la musica e il canto. Molti di loro si sono esibiti cantando mettendo in evidenzia una grande capacità vocale.
Uno spettacolo che non poteva assolutamente essere perso: vedere i cosiddetti “Millenials” cantare e apprezzare le canzoni che hanno segnato la gioventù di genitori e nonni è stato unico. Il finale ha visto realizzarsi quello che forse nessuno si aspettava: studenti, docenti e pubblico hanno cantato e ballato con “Vita”, testo di Mogol e cantata da Lucio Dalla e Gianni Morandi e con “Il nastro Rosa”, testo di Mogol e interpretata dal compianto Lucio Battisti.
È la dimostrazione che i sogni si possono ancora realizzare.
I docenti coinvolti sono stati: Ada Dibello, Ciro Greco, Tiziana Leporati, Adriana Narelli, Mariella Natoli e Antonio Vinci per la “Bianco – Pascoli”; Mina Corelli e Michele Iacovazzi per il “Da Vinci”.
Le trentacinque “pesti”, gli studenti che hanno partecipato al progetto sono: Manuela Ammirabile, Beniamino Angelini, Maria Paola Barletta, Simona Carrieri, Annalisa Cervellera, Claudia Cofano, Federica Conte, Sandra Di Gennaro, Anna Galeota, Sara Lacitignola, Donato Nardelli, Alessio Pantaleo, Silvia Pugliese, Roberta Renna, Aurora Sansonetti, Ilaria Sansonetti, Paola Savoia, Ilenia Sibilio, Giorgia Vinci per la “Bianco – Pascoli”. Roberta Ammirabile, Melania Baccaro, Arianna Bongiorno, Chiara Brunetti, Francesco Caringella, Martina De Carolis, Ilaria Falcioni, Vladi Guarini, Beatrice Laera, Manuela Miano, Giorgia Monopoli, Alessandra Natoli, Chiara Orlando, Vito Sabatelli, Lucrezia Serri, Domingo Sibilio, Laura Sibilio.
di Marica Mastrangelo
21/01/2020 alle 06:56:20
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