CULTURA E SPETTACOLO
Si alza il sipario sul Festival Tempeste
Avviati gli appuntamenti del Festival che pone al centro il Mediterraneo attraverso immagini, suoni e racconti
Fasano - Ieri, lunedì 21 novembre, si sono avviati gli appuntamenti della quarte edizione del Festival “Tempeste - Immagini, suoni e racconti dal Mediterraneo”.
Ad inaugurare le serie di appuntamenti è stata la mostra fotografica “Through Our Eyes” (“Attraverso i nostri occhi”) organizzata dall'associazione Still I Rise presso il chiostro dei Minori Osservanti. La mostra rientra in un più grande progetto avviato dall'associazione nel 2019 sull'isola di Samos (Grecia) poi allargato al nord- ovest della Siria e allo slum di Mathare (Nairobi – Kenya). Le fotografie esposte riguardano gli studenti (dai 9 ai 17 anni) che frequentano le scuole aperte proprio dall'associazione Still I Rise, accompagnate da alcune frasi degli stessi studenti. Un viaggio nel mondo dei campi profughi e nelle aree più povere in cui i ragazzi “parlano” con gli occhi denunciando la violazione dei diritti e soprusi che questi bambini e le loro famiglie subiscono o hanno subito. Cosa può rappresentare il riscatto per questi bambini? L'educazione potrà portar loro a superare questi limiti e a migliorare le proprie condizioni di “bambini di strada” ma che non hanno ancora perso il sorriso e la speranza per un futuro migliore.
La mostra è organizzata dal gruppo territoriale Puglia Still I Rise: sarà visitabile a tutti nei fine settimana del 3-4 e 17-18 dicembre dalle ore 10 alle 12 e dalle 18 alle 20. Le scolaresche potranno visitare la mostra, previo appuntamento al 320.9209929, nelle mattinate del 22, 23, 24, 28, 29 e 30 novembre e 1, 2, 5 e 6 dicembre.
Successivamente, presso il CiaiaLab, il primo incontro del Festival Tempeste con il giornalista e scrittore Leonardo Palmisano che ha presentato il suo libro “Mediterranea – Un dialogo” (Fandango Libri 2022) scritto con Dimitri Deliolanes.
«Quando abbiamo pensato al nuovo cartellone Tempeste - ha dichiarato Donato Marino durante la presentazione- abbiamo subito pensato a coinvolgere Leonardo Palmisano con “Mediterranea”. Questo dialogo tra Leo e Dimitri consente di fare una riflessione più profonda rispetto le notizie edulcorate dei telegiornali».
Al centro del libro vi è il Mediterraneo «luogo in cui frizionano le zone autocratiche e democratiche – ha dichiarato Palmisano-, diventando il fulcro della geopolitica del futuro in cui la riva nord del Mare Nostrum deve collaborare con la riva sud».
Nella prima parte del libro ci si occupa di economia e di debito Nella prima del libro ci si occupa di debiti e di economia «il debito è politica! Come se fosse una sorta di peccato originario di alcuni paesi europei. dobbiamo cominciare a sostenere che il debito debba avere un orientamento: penso che su alcune misure (pareggio di bilancio) dovremmo riflettere. Ma se un territorio funge da esempio facendo degli investimenti. Le migrazioni sono il motore più potente per il cambiamento».
di Marica Mastrangelo
22/11/2022 alle 07:08:09
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