TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
Buccirosso sold out al Kennedy
Con “Il vedovo allegro” l’attore napoletano ha portato in scena una commedia post-pandemica per la stagione di prosa
Fasano - Una commedia che ha sorpreso, quella andata in scena ieri 9 febbraio al Kennedy per la stagione di prosa proposta dall'amministrazione comunale in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Carlo Buccirosso fa sempre centro; inutili le presentazioni, l'attore napoletano ha scritto e diretto Il vedevo allegro, una commedia post-pandemica che punta su una comicità sagace e mai grottesca.
Sulle note dell'operetta La vedova allegra, che ha aperto sia il primo sia il secondo atto, lo spettatore è subito trasportato nella realtà di Cannavacciuolo grazie a una imponente scenografia. Il salotto del protagonista è ricco di particolari: oggetti, mobili, scaffali; d'altronde il signor Cannavacciuolo, prima della pandemia, era proprietario di un negozio di antiquariato. Porte, un balcone, poltrone, un tavolo: insomma, la scenografia ha dominato il palcoscenico. È anche entrata, suo malgrado, nel testo stesso: durante una scena, un attore – nell'aprire una delle porte – ha involontariamente rotto la maniglia, causando un piccolo e improvvisato intermezzo comico.
Accompagnato da molti personaggi, Carlo Buccirosso ha impersonato un vedovo caduto in disgrazia dopo la pandemia e la morte della moglie, a cui il vicino di casa fa una proposta inusuale e conveniente: se dovesse accettare, il vedovo estinguerebbe il mutuo che non riesce a sostenere. Una richiesta alquanto bizzarra: il vedovo dovrebbe donare il suo seme per dare un figlio alla moglie del vicino sterile. Con delicatezza e ironia, Buccirosso ha scelto di portare in scena il complesso dibattito sulla fecondazione eterologa. Affrontare il tema anche solo sui giornali non è cosa facile in quanto son chiamati in causa dilemmi bioetici (sebbene in Italia la fecondazione eterologa sia consentita previa assistenza medica) ed è necessaria prudenza; ritrovarlo come fulcro di una commedia è quantomai sorprendente.
I tanti personaggi che circondano Cannavacciuolo – la ragazza delle pulizie, il portiere, suo figlio, i vicini e il ginecologo – creano una cornice irresistibile. Il testo, infatti, è ricco di spunti comici, sempre intelligenti e acuti. Risate e applausi sono scaturiti spontaneamente in un pubblico che ha premiato Il vedovo allegro con un sold out.
Sul palco attori che hanno saputo egregiamente portare in scena una commedia esilarante e profonda, mai scontata. Massimo Andrei (il custode Salvatore) ha interpretato un personaggio divertente e vivace, padre di due figli, Ninuccio (Davide Marotta) e Angelina (Elvira Zingone), invadenti ma spensierati. La coppia di vicini ha preso il volto di Gino Monteleone e Donatella De Felice; Stefania De Francesco interpreta Virginia, l'inquilina di Cannavacciuolo, e Matteo Tugnoli è il ginecologo.
Nonostante qualche calo di ritmo durante il secondo atto, Il vedovo allegro non ha disatteso le aspettative e, anzi, è andato anche oltre.
Prossimo appuntamento con il Teatro Pubblico Pugliese è per il 27 febbraio, con Francesco Pannofino in Chi è io?, sempre al Teatro Kennedy.
di Sara Altamura
10/02/2024 alle 10:23:26
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