INIZIATIVA CULTURALE
‘Facezie’: Fasano raccontata nel nuovo libro di Raffaele Acquaviva
Per il primo dei ‘Giovedì culturali’ della locale Università del tempo libero, nella serata di ieri, 5 dicembre, è stato presentato un volume ricco di liriche e racconti in dialetto
FASANO – La biblioteca della fasanesità si arricchisce di un nuovo volume: ‘Facezie: versi e storielle fasanesi a cavallo di due secoli' (edito da Faso Editrice) di Raffaele Acquaviva. L'accurato lavoro è stato presentato ieri sera (giovedì 5 dicembre) nella Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città. La serata, organizzata dall'Università del tempo libero di Fasano con il patrocinio del Comune, ha rappresentato il primo appuntamento del ciclo dei ‘Giovedì culturali'. Oltre ad illustrare l'opera alla cittadinanza, l'incontro ha avuto un importante scopo benefico: devolvere il ricavato della vendita del libro al sodalizio locale ‘Volontariato Vincenziano'. L'autore, di cui tanti ricorderanno l'abilità e la professionalità di sarto, ha condensato memorie e tradizioni dell'identità fasanese in un testo sapientemente realizzato, nei contenuti come nelle immagini, realizzate dalla prof.ssa Maria Acquaviva, sorella dello stesso Raffaele.
Tra le pagine di ‘Facezie' colpiscono i componimenti in vernacolo, elemento distintivo della Storia di un paese. ‘I domànde de Micheléine', ‘Güste i trambüste, u fürne de fùure', ‘Nu vécchie allu spécchie' concentrano tutte le tradizioni del passato ricordate con fare autobiografico e nostalgico. Racconti e ricette completano un libro che racchiude la memoria collettiva della comunità. La serata di presentazione è stata aperta dai saluti dell'assessore alla Pubblica istruzione Renzo De Leonardis che ha voluto ringraziare Acquaviva perché dalla sue pagine traspare «l'attaccamento al territorio e il sapore della fasanesità».
Dopo un breve intervento della prof.ssa Palmina Cannone, curatrice dell'opera, la parola è passata ad Antonio Carbonara, presidente dell'Utl ‘San Francesco d'Assisi'. «Acquaviva è il cantore dell'arché, dei principi generativi, sorgivi, ontologici della nostra identità: arché coltivata e allevata nella lingua gergale - ha ribadito il prof. Carbonara - . Attraverso i suoi componimenti, l'autore denuncia il ‘troppo pieno' di oggi e della società dei consumi. La delusione per l'oggi non produce una caduta depressiva, ma accende una resilienza che si alimenta di nostalgia».
Dopo la declamazione di due dei dodici componimenti, la conclusione dell'appuntamento è stata affidata al sindaco Lello Di Bari che ha ringraziato i presenti e l'Università del tempo libero che, con il suo operato, «accresce il patrimonio culturale della città».
di Angelica Sicilia
06/12/2013 alle 07:22:49
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela