RASSEGNA DI SUCCESSO
Musica, ritmi e tradizione: ingredienti del successo per l'Orchestra Popolare Campana
L'ensemble diretta da Emilio Di Donato ha segnato l'ennesima serata indimenticabile per la rassegna montalbanese

FASANO - E' continuato ieri sera (sabato 16 agosto) la sorta di gemellaggio tra Montalbano Folk Fest e la Campania. Infatti, dopo gli applauditi concerti di Tony Esposito e Peppe Barra è toccato all'Orchestra Popolare Campana esibirsi nella rassegna frazionale allesttita dal direttore artistico Massimo Vinale. Lo stesso Vinale, prima del concerto, ha lasciato spazio ad ente morale del territorio. Ieri sera è stato il turno dell'Asp "Canonico Latorre" con il vicepresidente Domenico Martellotta che ha spiegato le finalità e le attività svolte nell'istituto di via Nazionale dei Trulli, C'è stata anche la testimonianza di un giovane afgano, a cui i Talebani avevano ucciso il padre, giunto a Fasano in tenerà età e cresciuto proprio al Latorre e ora, giunto alla maggiore età, perfettamente integrato nel tessuto locale.
Poi la musica. La Orchestra Popolare Campana, ideata e diretta da Emilio Di Donato, è un ensemble in cui confluiscono numerosi gruppi di musica popolare provenienti in particolar modo dalla zona di Terra Di Lavoro, in un ambizioso progetto di rilancio dell'immagine della musica tradizionale della Campania. Non esegue brani classici della musica napoletana come qualcuno poteva pensare ma il concerto è un vitale susseguirsi di temi della tradizione popolare campana, soprattutto della provincia casertana, rielaborati ed orchestrati in una veste assolutamente unica in Italia, per esaltare al meglio la bellezza delle melodie, la potenza delle voci e la bravura degli strumentisti dell'orchestra.
Oltre trenta elementi che riescono ad esprimere note incredibili in un'esplosione di ritmi a cui difficilmente si resiste. E' davvero incredibile quello che riescono a fare questi musicisti. Alle percussioni, ad esempio, il grande Luca Rossi sembra avere tra le mani, da solo, un'orchestra a parte. E così canti e danze hanno coinvolto, per l'ennesima volta, il pubblico del Montalbano Folk Fest che non si è sottratto a quella che è diventata una festa. La scaletta ha compreso brani tramandati da generazione in generazione. Di molti non si conoscono neppure gli autori. Si cantavano nei campi e nelle vecchie case, nelle diverse occasioni. Ninne nanne, inni alla gioia e alla buona sorte. Il concerto si è aperto con la strumentale Tarantella tosta (riproposta anche alla fine con ennesimo bis) e poi è continuato con Carnevale è muorto, Oi tiritò, 'Ncoppa Caserta, Sole e sole, 'O sole è arrivato 'o russo, Cala cala lu sole, Bascio pantano, Tarantella della brunetta, Nenna ne, Marito vicchiarello, Zi munaciello, Santo Sereviesto, Cena della zita, Trapanarella, Lu palummo e la palomma, Oi la pizza, Cu salute e pe cient'anne, Vecco ch'è venuto capuranno e Ciammaje nu santo.
L'Orchestra Popolare Campana, dunque va alla scoperta delle tante anime della musica napoletana e regionale in genere, quella colta e quella più popolare, per far sì che non vadano perse eredità culturali che a volte si mescolano tra loro, a volte si rifanno a melodie più lontane, storicamente e geograficamente ma che sono una parte integrante di storia.
E questa sera (domenica 17 agosto) altro concerto imperdibile con il Canzoniere Grecanico Salentino.
di Redazione
17/08/2014 alle 08:25:50
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