BEGHE POLITICHE
'Conservatori e Riformisti' di Fasano: 'Ancora fortemente critici sulla ricandidatura di Di Bari'
L'ex assessore ai lavori pubblici Donato Ammirabile spiega la posizione del gruppo vicino a Raffaele Fitto e non dà nulla per scontato
FASANO – Tiene ancora banco, nel centrodestra fasanese, la questione primarie. Se sembrano ormai un'ipotesi remota per la scelta del candidato, però, non è per paura di sonore sconfitte data la presenza certa dell'ex sindaco Lello Di Bari. E' quello che tiene a precisare in proposito, Donato Ammirabile, noto esponente dei “Conservatori e Riformisti” di Fasano, l'anima critica della coalizione. Non è un mistero, infatti, che soprattutto Donato Ammirabile e Gianluca Cisternino abbiano perplessità sul fatto che a rappresentare il centrodestra sia nuovamente il sindaco uscente. «Come gruppo – spiega proprio Ammirabile – più volte abbiamo chiesto a Di Bari di fare un passo indietro. Ancora prima che il Consiglio di Stato decidesse in favore della sua ricandidabilità. L'obiettivo di questa nostra esplicita richiesta era quello di promuovere all'interno del centrodestra una nuova fase di aggregazione attraverso lo strumento delle primarie oppure, ipotesi assai remota, tramite l'individuazione di un nuovo candidato che fosse condiviso dalle varie forze politiche. Il fine di chiedere quindi all'ex sindaco di fare un passo indietro era quello di rendere più partecipativa, anche nei confronti dell'elettorato, la situazione politica del centrodestra. Se ben ricordate nell'incontro tenutosi al Laboratorio Urbano sugli ipotetici candidati sindaci mi soffermai su un unico concetto, la disgregazione del centrodestra e che fondamentale sarebbe stato cercare di riunirlo nuovamente. Eravamo convinti, e lo siamo ancora, che avremmo potuto avere un risultato migliore con un sistema partecipativo e le primarie erano lo strumento giusto. E' chiaro però - continua Ammirabile - che le primarie, per essere funzionali, andavano fatte con candidati espressi dalle varie forze politiche del centrodestra che avrebbero promosso un movimento e una partecipazione maggiore nell'elettorato. Avremmo ridato voce alla politica generando una più ampia compartecipazione. E questo sarebbe stato possibile solo senza la figura di Lello Di Bari, figura imponente, con gli altri a giocarsela alla pari e con il vincitore unitario che avrebbe rappresentato la novità».
La presenza dell'ex sindaco, invece, secondo Ammirabile, non consente di ragionare in questi termini. «Affrontare le primarie con Di Bari significherebbe sfidare l'ex sindaco - continua l'ex assessore -. Significherebbe dirgli che non lo riconosciamo più come leader e perciò lo sfidiamo proponendo una candidatura alternativa. In una competizione di questo tipo non ci sarebbe stata più aggregazione ma sarebbero nate ulteriori fratture. Avremmo trasformato una sana competizione in un duello del tutto personale. Gli elettori non avrebbero compreso e avremmo dato ulteriormente un idea di centrodestra diviso che non è l'obiettivo che come ‘Conservatori e Riformisti' ci prefiggevamo. Ecco perché non ha più senso fare le primarie con Di Bari. In merito alla sua decisione di ricandidarsi, ne comprendo le ragioni ma non le condivido. Ritenevo che la scelta opportuna da parte sua potesse essere fare un passo indietro per dare spazio ad altri e dare modo al centrodestra di progredire e rinnovarsi. Attenzione però: rinnovare non è sinonimo di rottamare. Nessuno ha mai pensato di rottamare Lello Di Bari, almeno per quanto ci riguarda. La sua è una figura carismatica, importante, della quale il centrodestra non può fare a meno».
L'ex assessore ai lavori pubblici non si esime anche dal rendere chiara la sua posizione personale. «La mia posizione, in gran parte condivisa dall'intero gruppo – afferma l'ingegnere – resta critica nei confronti della figura di Lello Di Bari e del suo modus operandi nella passata amministrazione; tuttavia resto coerente e convinto che le battaglie debbano essere combattute sul campo e non scappando verso altri lidi». Ho sempre rinnegato questo modo di fare politica e preferisco essere critico e lottare all'interno della coalizione piuttosto che abbandonare la nave. Per questo ritengo che Di Bari non debba considerare il gruppo dei “Conservatori e Riformisti” alla stregua di Forza Italia. Che si sappia che non siamo gli alleati che crede di avere in coalizione pronti ad assecondarlo in ogni suo volere. Siamo un gruppo fortemente critico nei suoi confronti e questo, ben presto, emergerà anche da parte degli altri componenti».
I fittiani, infatti, continuano a vedersi e discutere sul da farsi. Anche dopo l'okay del Consiglio di Stato a Di Bari. «Il fatto è – conclude Ammirabile – che si parla solo ed esclusivamente di primarie trascurando del tutto i programmi ed i contenuti. Sarebbe interessante conoscere, ad esempio, quali obiettivi intende porsi Di Bari in questo suo terzo mandato. Come intende risolvere le questioni Tradeco, Tricom e gli altri nodi cruciali della passata amministrazione. Di questo non si parla. Si discute solo di primarie e gli argomenti importanti vengono tralasciati. Noi avremo voce in capitolo in tutta la fase programmatica ma se così non dovesse essere non è scontato che si scenda al fianco di Di Bari. Le nostre valutazioni sui possibili scenari continuano e tireremo le somme nelle prossime settimane»
di Alfonso Spagnulo
06/02/2016 alle 06:00:50
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