NOTA POLITICA
Lello Di Bari attacca Rosato: 'Quando mi accusa per gli aumenti Tari dice il falso'
Dura replica dell'ex sindaco alla nota in cui l'imprenditore accusava la scorsa amministrazione di una cattiva gestione della questione rifiuti
FASANO - L'ex sindaco Lello Di Bari passa al contrattacco in riferimento alle accuse lanciategli da Giacomo Rosato circa le sue responsabilità sull'aumento della Tari. "Se l'ex consigliere comunale Rosato desse importanza alla trasparenza, come ripete continuamente, prima di emettere il comunicato riferito agli aumenti Tari 2016 avrebbe sicuramente consultato il sito internet del Comune di Fasano e guardato i documenti sul portale della trasparenza - tuona l'ex primo cittadino e attualmente candidato sindaco -. Avrebbe dovuto guardare la delibera di approvazione del Pef e la delibera di approvazione delle tariffe Tari approvate dal Commissario con i poteri del Consiglio Comunale. Ma qualora non fosse stato in grado di trovarle sul “trasparente sito” del Comune di Fasano avrebbe potuto almeno leggere il comunicato emesso dall'Ufficio Stampa comunale. Avrebbe scoperto tante cose ed avrebbe evitato di scrivere sciocchezze (nel senso figurato del termine) propagandistiche. Ma sappiamo bene che studiare gli atti è difficile e porta via tempo.
Non c'è alcun bisogno di arrampicarsi sugli specchi - continua Di Bari -. Riportiamo alcuni passaggi significativi del Comunicato dell'Amministrazione comunale, il cui operato, da uomini di governo quali abbiamo dimostrato di essere, rispettiamo sempre, quando ci conviene e quando no. Per altri il Commissario diventa ora un eroe solitario (vedi approvazione bando cimitero), ora un semplice burocrate (vedi tariffe Tari e Pef). Per noi rimane l'amministratore pro-tempore della città nell'interesse dei cittadini. 'Com'è noto (cita il comunicato del Comune, ndr), l'Amministrazione comunale, nel 2015, non ha approvato le tariffe Tari e, come la legge prevede, hanno continuato a trovare applicazione le tariffe dell'anno precedente. Tuttavia, dovendo comunque assolvere all'obbligo di copertura integrale dei costi del servizio, si è impropriamente dovuto attingere dai fondi del Bilancio a scapito di altri servizi e forniture destinati alla collettività'.
Proviamo a spiegare a beneficio dell'ex consigliere Rosato & C - va giù duro Di Bari -. Grazie alle scorribande dei suoi “amici” che tenevano in ostaggio il consiglio comunale per uno scranno assessorile non sono state approvate le tariffe 2015 e si è stati costretti ad attingere provvisoriamente a fondi per altri servizi. Ora bisogna rimediare. Rosato & C. hanno scongiurato l'aumento delle tasse l'anno passato? Falso Quali sono le cause dell'aumento? La scelleratezza del Sindaco Di Bari? Falso. Sono l'aumento dei costi di conferimento e smaltimento delle differenti tipologie di rifiuti (che non dipendono dal Comune, ma dalle politiche regionali sui rifiuti); la non replicabilità dell'economia di spesa riferita al 2013, pari a circa cinquecentomila euro, dovuta all'avvio del servizio a metà dell'anno, che ha prodotto effetti positivi solo sulle tariffe del 2014 consentendo la copertura integrale del costo del servizio senza aumenti per i cittadini (quindi: l'amministrazione precedente si è comportata correttamente); la riduzione del numero delle unità immobiliari su cui vengono ripartiti i cosiddetti costi variabili del servizio di gestione e raccolta dei rifiuti, che ha fatto aumentare inevitabilmente la quota variabile riferita alle abitazioni (una scelta di equità fatta dal consiglio comunale con il regolamento approvato nel 2014. Difficile da comprendere per chi parla per slogan e grida al lupo al lupo ogni qualvolta apre la bocca).
Ma per contestare qualcosa bisogna che arrivino Rosato ed i suoi neoaccoliti? Di Bari ed il Commissario non hanno fatto e non fanno nulla? E' un compito degli amministratori? No di certo. Le contestazioni ci sono da sempre - conclude l'ex sindaco -. Le prime, mosse dai dirigenti durante la nostra amministrazione, che aveva addirittura invitato il Consiglio Comunale ad approvare un Pef al ribasso (così come presentato da Tradeco nel 2015); le altre dall'attuale dirigente del servizio durante la gestione commissariale. Le contestazioni però sono un atto di gestione, non amministrazione. Ma forse per l'ex consigliere Rosato & C. questo passaggio è poco trasparente. O forse è più comodo cercare di confondere gli elettori in maniera propagandistica. Questa la verità certificata le bugie lasciamole agli altri ai quali rivolgiamo un solo invito: siano sinceri con i cittadini. All'ex consigliere Rosato & C. chiediamo solamente di rimanere sereni per il loro bene ed essenzialmente della città.
di Redazione
21/04/2016 alle 05:57:20
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