ASSISE FIUME
Il consiglio comunale di Fasano approva il bilancio con la forza dei numeri della maggioranza
Dopo quasi dieci ore di lavori l'assise ha approvato lo strumento finanziario e il piano triennale delle opere pubbliche
FASANO - Seduta fiume di consiglio comunale quella di ieri (giovedì 30 marzo) a Fasano per un'assise in cui occorreva approvare il bilancio di previsione nell'ultimo giorno utile. I lavori sono proseguiti fino a tarda notte con lo strumento finanziario posto come ultimo punto all'ordine del giorno. E alla fine il bilancio è passato con 16 voti favorevoli (quelli della maggioranza) e 7 contrari. Ci si attendeva una discussione accesa ma occorre dire che, complice forse anche la stanchezza dovuta alle tante ore di dibattito, proprio sul bilancio i toni si sono mantenuti equilibrati. Le opposizioni hanno fatto la loro parte eccependo su alcune voci con molti assessori a dar man forte al sindaco Francesco Zaccaria pronti a rispondere ai vari interrogativi. Del resto, essendo un bilancio di previsione, si è trattato, da parte dell'Amministrazione comunale, di far quadrare conti sulla carta. Il difficile viene ora per farli rispettare. Nelle pieghe del bilancio è così venuto fuori che ci cono 70mila euro destinate adun fantomatico "Selva Festival", illustrato dal consigliere Vito Bianchi, che dovrebbe servire al rilancio della frazione collinare fasanese; che 150mila euro serviranno per rimettere a posto il primo piano dell'asilo "Ciaia" il quale diventerà sede del neonato consorzio che si occupa di servizi sociali (scelta molto contestata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Raffaele Trisciuzzi); che la tassa di soggiorno sarà utilizzata comenegli anni scorsi. Attivi nel contestare le scelte fatte dagli estensori del bilancio soprattutto i consiglieri d'opposizione Raffaele Trisciuzzi, Giacomo Rosato, Antonio Pagnelli e Antonio Scianaro.
Altre polemiche sul piano triennale delle opere pubbliche, anche questo passato con i soli voti della maggioranza. Sul banco degli imputati sono salite alcune voci che in passato facevano bella mostra di se nelle previsioni amministrative e ora passate in secondo piano. Ad esempio è il caso di via Attoma, per intenderci la strada che costeggia il "Da Vinci" e il "Salvemini". Nel nuovo piano triennale il grado di priorità per questa arteria è sceso e la scelta è stata contestata, ad esempio, da Antonio Scianaro. Come detto diatribe politiche che ci stanno tutte nel rispetto dei ruoli tant'è che in precedenza, invece, era accaduto esattamente il contrario con maggioranza e opposizioni che avevano trovato la quadra, ad esempio, sulle mozioni. Ma andiamo per ordine.
La seduta si è infatti aperta con una prima polemica portata da alcuni consiglieri di opposizione che hanno lamentato il ritardo con cui sono iniziati i lavori. A cominciare dall'ex sindaco Lello Di Bari hanno denunciato come il consiglio sarebbe andato deserto se il presidente Vittorio Saponaro avesse fatto l'appello puntuale. La prima mozione discussa è stata quella presentata dai consiglieri d'opposizione Antonio Scianaro, Giacomo Rosato, Tonio Zizzi, Gina Albanese e Antonio Pagnelli riguardante la Xylella fastidiosa. La mozione è stata emendata dallo stesso sindaco Francesco Zaccaria e votata all'unanimità con il primo cittadino e la Giunta comunale che si impegneranno ad “attivare tutti i canali informativi congiuntamente alle associazioni di categoria, alla Regione Puglia, al fine di sensibilizzare e attivare la profilassi anti-xylella così come previsto dalle normative vigenti anche attraverso apposite ordinanze sindacali”. Altra mozione da discutere, presentata dagli stessi consiglieri della precedente, era quella inerente il piano di riordino ospedaliero. L'assise, per far sì che i capigruppo raggiungessero una sorta di accordo comune sulla questione, è stata interrotta per circa mezz'ora. Al rientro ecco che è venuto fuori che sarà istituita una commissione ad hoc che verrà supportata da esperti esterni per le consulenze e in più si chiederà all'Agenas di verificare se attualmente il nuovo piano di riordino, così come formulato, assicuri, in assenza dell‘erigendo nuovo ospedale Monopoli-Fasano, il rispetto del diritto alla salute sancito dall'art. 32 della Costituzione e garantisca la permanenza dei livelli essenziali d'assistenza. La mozione è stata votata positivamente da tutti i consiglieri tranne che dal pentastellato Raffaele Trisciuzzi che si è astenuto in quanto riteneva inutile la mozione così come predisposta in quanto non dettava i tempi e il consigliere ha chiesto al sindaco di ritirare in autotutela la sua firma sul protocollo che ha trasformato l'ospedale in Pta e di fare ricorso al Tar. Questa richiesta, però, ha provocato un botta e risposta ricco di tensione tra il sindaco e Trisciuzzi che hanno avuto un battibecco in cui è stato anche coinvolto il presidente Saponaro che ha dovuto penare per riportare la calma.
Votata all'unanimità una variazione riguardo alla tassa di soggiorno. Nello specifico si è introdotto nell'art. 9 del regolamento, l'obbligo a carico dei gestori delle strutture ricettive, di presentare all'Ente una dichiarazione mensile relativamente al numero dei soggetti pernottanti, il loro periodo di permanenza, il numero dei soggetti esenti, l'imposta dovuta, gli estremi del versamento, nonché i dati anagrafici di coloro i quali non hanno versato l'imposta (dovuta) e ogni altra informazione utile al computo della stessa.
A seguire la verifica delle quantità e delle qualità delle aree fabbricate da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie. Il decreto legislativo 267/2000, “Testo unico sull'ordinamento degli enti locali”, disciplina le modalità con cui va presentato il bilancio di previsione di un ente locale. Tale norma individua dei documenti da allegare al bilancio. Uno di essi era proprio la deliberazione all'ordine del giorno. Il Testo unico 267/2000, in parole povere, chiede alle amministrazione comunali di quantificare quanto patrimonio immobiliare è ancora disponibile con queste finalità e di quantificarne il prezzo di cessione da inserire in bilancio. Attualmente a Fasano le zone destinate ai piani di edilizia sopramenzionati risultano completamente esaurite o già assegnate a cooperative. Di conseguenza la delibera approvata (con il solo voto contrario di Antonio Scianaro) ha sancito che non ci sono superfici da cedere e che quindi non occorre determinare le tariffe di cessione per il bilancio.
di Redazione
31/03/2017 alle 06:10:34
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