SCOSSONE POLITICO
Dissapori col dirigente: l'assessore Leo Deleonardis rimette le deleghe nelle mani del sindaco
L'esponente di Fasano 2016, in una lunga lettera, spiega le ragioni del suo gesto: ora spetta al primo cittadino decidere cosa fare
FASANO - Scossone politico a Palazzo di Città. L'assessore Leo De Leonardis ha rimesso nelle mani del sindaco le sue deleghe a Porti, Demanio marittimo e Patrimonio. Le ragioni di queste "quasi" dimissioni sono riportate in una lettera protocollata dallo stesso Deleonardis questa mattina (venerdì 23 marzo).
"Caro sindaco - scrive Deleonardis - è da tempo, come già sa, che vivo il mio incarico assessorile con grandi malumori. Quando il 13 luglio del 2016 mi affidò il mandato con le deleghe a Politiche comunitarie, Protezione civile, Porti e Demanio marittimo, Patrimonio, accettai di buon grado, fiducioso di poter dare il mio contributo al governo della città e certo, alla luce della conduzione della campagna elettorale all'insegna del suo slogan "Zac" (nel senso di taglio col passato), del suo esito vittorioso e del programma amministrativo proposto agli elettori, prima, ed al Consiglio comunale, poi, che tutti insieme avremmo potuto dare una svolta alla città, tanto attesa dai cittadini che espressero allora, in modo chiaro, il loro voto sulla sua persona e sul suo, anzi, meglio, nostro progetto. Sin da subito mi sono messo al lavoro con caparbietà, senso del dovere, impegno, sottranedo anche tempo alla mia famiglia ed alla mia professione, nella consapevolezza dell'importanza del ruolo che riveste un assessore al servizio dei cittadini e per lo sviluppo del territorio che è chiamato ad amministrare.
Ho ascoltato - continua Deleonardis - suggerimenti, segnalazioni, proposte, lamentele, idee da qualunque parte siano venuti, nella certezza che un amministratore debba essere pronto a lavorare ascoltando tutti, al di là delle "casacche" indossate da ciascuno. Ho attivato, con spirito di pura collaborazione e con umiltà, rapporti schietti con l'intera giunta comunale, col segretario generale, con dirigenti, funzionari e dipendenti dei settori afferenti le mie deleghe assessorili. In questo quadro ho avviato concretamente tutte quelle azioni amministrative che mi ero prefisso, e che costituivanoperaltro una parte del programma di mandato dell'Amministrazione comunale. Tuttavia, nonostante il mio indefesso impegno nel ricercare un rapporto collaborativo anche col nuovo dirigente comunale Giuseppe Carparelli, che coordina gli assessorati a Patrimonio, Porti e Demanio Marittimo, non si è riusciti a trovare quel giusto feeling, necessario a far proseguire il cammino amministrativo a tutte quelle iniziative che avevo intrapreso. Per quanto tenti strenuamente di dialogare col suddetto, il nostro sembra un dialogo tra sordi che sta bloccando il settore e, sinceramente, non ho alcuna intenzione di apparire agli occhi dei cittadini per l'uomo che non sono, considerato che, da sempre, vivo il mio mandato di assessore che lei mi ha conferito due anni fa in perfetta collaborazione con l'intera giunta comunale, mi vedo costretto a rimettere nelle sue mani le deleghe di lavoro a Porti, Demanio Marittimo e a Patrimonio, nella certezza che saprà risolvere e gestire questa incresciosa vicenda che non mi permette di lavorare serenamente ed in spirito di leale collaborazione con il dirigente summenzionato".
La palla passa dunque al primo cittadino Francesco Zaccaria che ha tre possibilità: trasferire il dirigente ad altri settori, accettare le dimissioni dell'assessore oppure tentare una riappacificazione tra le parti.
di Redazione
23/03/2018 alle 10:01:50
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