FASANO – L’esito delle primarie parlamentari del Partito Democratico fa ancora discutere. Ed è soprattutto a Fasano che si sottolinea il fallimento del partito (o della candidata) dati i numeri. L’unica fasanese in lizza, Loredana Legrottaglie, ha inviato una nota alla stampa per fare chiarezza, a suo modo di vedere, sull’esito delle particolari elezioni del 30 dicembre scorso.
«La politica ha le sue regole – scrive la Legrottaglie –, se dunque non si sono create le condizioni per essere eletta è stato giusto chiudere la classifica per non essere inserita in lista. Non sarà sfuggita agli addetti ai lavori una sostanziale parità di risultato negli ultimi posizionamenti. Con solo due voti di scarto sono felice di chiudere la lista perché sono dell'avviso che se non puoi essere dove dovresti, meglio non esserci affatto. È evidente che gli ingenerosi attacchi subiti dall'assessore Amati nei giorni immediatamente precedenti il voto hanno polarizzato lo scontro tra la mia candidatura e quella di Daniela Maglie, sostenuta appunto dal nostro assessore. L'aspro confronto, alimentato dalla mancata attribuzione delle deroghe che avrebbero permesso ad Amati di candidarsi, ha abbondantemente varcato i confini fasanesi per esplicitarsi, a seguito di una durissima conferenza stampa in regione a meno di 24 ore dal voto, in un attacco frontale al Partito Democratico. Bene, se questo è stato, non posso che condividere la scelta del livello provinciale di stemperare le tensioni veicolando il sostegno organizzato del partito alla candidata che, insieme a me, meglio era riferibile ad un profilo riformista e di sinistra. Dunque nessuna delusione, ma l'ennesimo servizio al mio partito avendo arrestato la corsa di altre candidate. Certo Fasano ha perso un'occasione unica e straordinaria ed è evidente che non posso e non potrò mai comprendere i violenti attacchi subiti. Sono certa che per Amati nessuna delle candidate, fatta eccezione per l'ultima segretaria provinciale della Margherita (la Maglie appunto) sarebbe risultata all'altezza del ruolo, viene da se dunque che non mi sforzerò di piacergli, proseguirò col mio lavoro per il partito come faccio da sempre non senza aver ringraziato di cuore tutti coloro i quali mi hanno voluto ugualmente sostenere, dimostrandomi stima e vicinanza politica».
Secca la risposta dello stesso Amati. «Ognuno può metterla come vuole e girare la frittata a piacimento – ha ribattuto Amati -. La Legrottaglie dice di aver scelto di arrivare ultima e ne prendo atto. Qualora nei prossimi mesi o anni volesse cimentarsi con il gusto di arrivare per prima, le consiglio di prepararsi lavorando per i cittadini, più che per il partito; in tal caso può essere sicura che riceverà il mio sostegno»


