L''ex segretario del Pd Palazzo: 'Le dimissioni di Vinci? Anche colpa di un'opposizione inconsistente'

FASANO - Le dimissioni dell'assessore Vinci? Colpa delle faide interne alla maggioranza ma anche di un'opposizione inconsistente. La pesante accusa è dell'ex segretario del circolo di Fasano centro del Partito Democratico cittadino Giuseppe Palazzo che interviene sulla vicenda politica degli ultimi giorni caratterizzate dall'uscita di scena del detentore la delega ai servizi sociali. "Apprendiamo dalla stampa locale dei recenti “sussulti” in seno alla maggioranza di governo a Palazzo di Città - dice Palazzo -. Speravamo di non dover più assistere, come già è successo in passato, alla disputa sulla spartizione delle poltrone assessorili; temiamo, infatti, che dietro questo teatrino vengano tenuti nascosti i reali problemi di Fasano. Mentre gli eventi politici nazionali, anche a causa della fine del berlusconismo, sembrano essere caratterizzati da una sorta di rinnovamento del progetto politico di centrodestra, a Fasano, invece, continuano a tenere banco le faide interne dell'attuale maggioranza di governo, capeggiate dai soliti protagonisti: Di Bari, Zaccaria… Curto".

Non fa una piega l'attacco politico di Palazzo alla maggioranza ma è clamorosa l'accusa rivolta all'opposizione di cui fanno parte anche due esponenti del Partito Democratico, Luana Amati e Vittorio Fanelli. Sarebbero stati tre dato che anche l'ex sindaco Donato De Carolis è stato eletto nelle fila del Pd ma questi ha poi proseguito da solo tirandosi fuori dal gruppo consiliare ma, in un certo senso, allineandosi alla linea morbida di quasi tutti i consiglieri d'opposizione. "Tale situazione - afferma Palazzo -, sotto gli occhi di tutti, viene spesso favorita da un'opposizione inconsistente e che è anche accorsa in soccorso della maggioranza. Per uscire dal pantano occorre riorganizzare il locale Circolo del Partito Democratico e programmare una serie di iniziative politiche su temi di stretta attualità, coinvolgendo gli iscritti e i simpatizzanti, i quali si devono fare promotori di una politica improntata alla trasparenza, al rispetto delle regole e allo sviluppo della città".