CAOS POLITICO
Braccio di ferro tra Forza Italia e nuovo gruppo consiliare: è sempre più crisi
'Fasano Coraggio e Libertà' non si muove dalle sue posizioni: chiede l'azzeramento della giunta per cominciare a trattare
FASANO - Il voto sempre più vicino? E' quello che sembrerebbe alla luce di quanto accaduto in queste ultime ore. La crisi politica emersa dopo la nascita del gruppo consiliare "Fasano Coraggio e Libertà" potrebbe risultare letale per l'attuale amministrazione Di Bari - Moncalvo. Già da giorni sono in atto tentativi di mediazione da parte di alcuni componenti di Forza Italia (Giuseppe Zaccaria, Antonio Scianaro e Gianluca Cisternino) per tentare di ricucire lo strappo con i cinque consiglieri del neonato gruppo, ovvero Enrico Digeronimo, Ernesto Perrini, Grazia Neglia, Zino Convertini e Vito Loparco. Ma, almeno fino a ora, con scarso successo.
Anche ieri sera (martedì 9 settembre), in via Mogavero, nella sede dei Circoli Nuova Italia, si è tenuta una riunione convocata proprio da Scianaro alla quale hanno partecipato tutti i consiglieri comunali forzisti. Sul tavolo di discussione le richieste di "Fasano Coraggio e Libertà": innanzi tutto l'azzeramento della Giunta e successivamente la ridistribuzione delle deleghe con almeno tre assessorati da assegnare al nuovo gruppo. Richieste pesanti che, però, devono gioco forza, per via dei numeri risicati di cui "gode" la maggioranza in consiglio comunale, essere prese in considerazione. Alla riunione non erano stati invitati gli assessori. Del resto era una sorta di tribunale dell'inquisizione e i consiglieri dovevano poter avere libertà di opinione senza essere inibiti dalla presenza assessorile.
Ma, alla fine, si è concluso ben poco. Infatti i consiglieri di Forza Italia, probabilmente già istruiti a dovere, non ne vogliono sapere di concedere molto ai colleghi di "Fasano Coraggio e Libertà". La teoria che portano avanti è una soltanto: se proprio bisogna mettere in discussione l'operato di qualche assessore e far cadere qualche testa ci sono quelli nominati in quota Circoli Nuova Italia. "Il nuovo gruppo è nato soprattutto per rotture interne ai Circoli - hanno detto in molti ieri sera -. Quindi che vogliono da Forza Italia? i nostri non si toccano". E poco importa se i cinque consiglieri dissidenti abbiano già fatto capire che vorrebbero mandar via Donato Ammirabile, Laura De Mola e Vito Martucci. Addirittura, ieri sera, sembra che ci sia stato un toto-nome di chi mandar via e i "papabili" sono diventati Nicola Mola e Giuseppe Angelini anche perché Renzo De Leonardis sembra godere dell'appoggio del sindaco (sospeso) Lello Di Bari così come lo stesso Martucci.
Ma tutto questo discorso di poltrone assessorili, per "Fasano Coraggio e Libertà" deve avere un preambolo indiscutibile: l'azzeramento della Giunta. Cioè per cominciare una vera trattativa il sindaco facente funzioni Gianleo Moncalvo dovrebbe mandare a casa tutti e sette gli assessori. Ma alla luce di quanto accaduto ieri ecco che la diplomazia di Scianaro e Zaccaria comincia a vacillare e diventa sempre più difficile, per l'attuale maggioranza, riuscire a portare a termine la legislatura.
"Tutti a casa" sembra essere il motto dei cinque "coraggiosi e liberi" tanto che stanno già cominciando ad attrezzarsi per eventuali elezioni anticipate. Sono alla ricerca di un candidato sindaco che verrebbe sostenuto da tre liste. C'è chi ipotizza che potrebbe essere addirittura Antonio Scianaro che si slegherebbe da Forza Italia. Per l'attuale consigliere regionale la corsa verso la riconferma ad uno scranno di via Capruzzi non è molto facile. E se ci dovesse essere concomitanza tra le due elezioni ecco che potrebbe optare per la candidatura sindacale. Del resto è noto che Scianaro è molto vicino comunque a "Fasano Coraggio e Libertà" e addirittura un suo parente, Ernesto Perrini, è stato nominato coordinatore cittadino del movimento.
Le trattative andranno avanti nei prossimi giorni anche perché è previsto un nuovo consiglio comunale che dovrà approvare alcune delibere propedeutiche al bilancio. Se lo strumento finanziario verrà bocciato in assise allora sì che le elezioni saranno cosa certa.
di Alfonso Spagnulo
10/09/2014 alle 07:31:45
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