I videogame in sala operatoria, per facilitare le operazioni di chirurgia vascolare

Per tutti coloro che pensano che l'avvento dei videogame nell'era moderna porti solo svantaggi, è in arrivo una notizia che li farà ricredere.

Ebbene sì, proprio in questi giorni, il St Thomas Hospital di Londra sta collaudando un metodo tecnologico, da utilizzare per gli interventi di chirurgia vascolare, fondato sul medesimo principio che regola il funzionamento dei videogame di ultima generazione.

Si tratta di quei giochi che, senza alcun filo, permettono di collegare alla console un telecomando.

Quest'ultimo riesce a registrare dei comandi che provengono dai semplici movimenti di chi lo impugna, e, in alcuni casi, risponde anche ad input vocali.

Nel corso degli ultimi anni, i chirurghi utilizzano sempre più spesso l'imaging 3d per interventi di chirurgia mininvasiva. Per farlo, però, hanno bisogno di utilizzare mouse e tastiera, che, purtroppo, innalzano il rischio di contaminazione della sala  operatoria, oppure necessitano dell'ausilio di un collaboratore, al quale riferire, passo passo, il da farsi.

Per ovviare a questo inconveniente, dunque, il St Thomas di Londra ha iniziato a servirsi di uno strumento ideato da Microsoft, con l'aiuto della Lancaster University, proprio sulla base del meccanismo che anima i videogame presenti, ormai, nelle case di tutti.

In questo modo, i medici potrebbero modificare le immagini e accedere ai dati in esse contenute, col semplice movimento delle mani o, meglio ancora, attraverso brevi comandi vocali.

Secondo gli esperti del settore, questa tecnica innovativa potrebbe diventare, entro 10 o 15 anni, la tecnica base di qualsiasi operazione chirurgica.