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Come gestire la rata del prestito senza rinunce e senza affanni
A tutti capita, prima o poi, di trovarsi in una situazione per la quale sia richiesta della liquidità di cui non si dispone momentaneamente: in queste situazioni la soluzione più pratica è valutare un prestito, una pratica molto comune che...
A tutti capita, prima o poi, di trovarsi in una situazione per la quale sia richiesta della liquidità di cui non si dispone momentaneamente: in queste situazioni la soluzione più pratica è valutare un prestito, una pratica molto comune che, grazie al web, oggi, è possibile anche avviare online.
Il web, quindi, ha semplificato enormemente le modalità di accesso al credito per le persone, anche per chi è meno pratico con la navigazione online. Ci vogliono davvero pochi secondi per il calcolo prestito, fare un confronto tra le offerte e mettersi in contatto con la finanziaria scelta.
Ciò che, magari, può risultare più complicato è prendere dimestichezza con termini tecnici, formule, calcoli e tutte quelle informazioni che solo un addetto ai lavori può conoscere. È per questo che oggi spiegheremo gli aspetti salienti che caratterizzano un prestito e condivideremo qualche consiglio per gestire senza problemi il pagamento della rata.
Il prestito è fattibile?
A rispondere a questa domanda ci pensa la banca o la finanziaria a cui si decide di affidarsi. Per farlo controlla buste paga, beni posseduti, rendite, altri impegni finanziari e tutto ciò che possa confermare o meno la solidità finanziaria di chi richiede il prestito. Laddove questi dati non fossero sufficienti conviene sempre munirsi di un garante, generalmente un familiare o persona molto vicina, che abbia un background finanziario più affidabile.
Un consiglio è non aspettare che sia la banca a valutare se si è in grado o meno di tener fede al piano di restituzione del prestito: piuttosto è preferibile stimare se si è in grado di sostenere l'impegno e procurarsi tutte le documentazioni necessarie prima di presentare la domanda. Questo perché, in caso di errore nella formulazione o intoppi di vario genere, il prestito verrà rifiutato e non potrà essere richiesto, da nessun'altra finanziaria, per trenta giorni.
La crucialità di questo impegno non va presa sotto gamba: in caso di mancato pagamento, il soggetto in debito può essere segnalato al database dei cattivi pagatori (CRIF) e potrebbe incorrere in procedure di recupero coatto.
L'incasso della rata è andato a buon fine?
Al giorno d'oggi i prestiti vengono formulati tramite sistemi automatizzati, cioè attraverso pagamenti mensili programmati che si avviano da soli fino all'ultima rata dovuta alla banca. Ecco perché è importante che sul conto corrente collegato al prestito ci sia sempre il denaro sufficiente per l'incasso della rata mensile: in caso contrario, dopo l'avviso di errore, la banca provvederà a un tentativo ulteriore prima di passare alla messa in mora.
Per evitare questi problemi è possibile attivare reminder automatici gratuiti con la propria banca, oppure versamenti ricorrentiche confluiscono nei salvadanai virtuali: in questo modo l'utente può destinare parte delle entrate sul conto in tanti micro-conti come quello del pagamento della rata.
Infine è bene controllare sul contratto come funziona l'estinzione anticipata, una clausola che interessa soprattutto coloro che hanno chiesto in prestito piccole somme. In genere quando mancano poche centinaia di euro e si vuole concludere il prestito velocemente, si può concordare l'invio del saldo con la finanziaria ma solo dopo aver richiesto l'estratto.
In genere l'estinzione anticipata di un prestito potrebbe comportare il pagamento di una penale oltre al capitale residuo e agli interessi maturati. Questa penale, introdotta nel 2013 con la riforma del credito al consumo, varia in base alla durata residua del contratto.
di Redazione
02/03/2024 alle 07:30:48
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