NATURA E CULTURA 1
Esperienza turista fasano puglia
Caro amico, lo sei sicuramente perché ti interessi a Fasano e, quindi, mi stai leggendo.
È evidente che vuoi sapere sùbito che c'è di bello, di buono e di interessante da queste parti. Se lo chiedi al primo che incontri è probabile che ti risponda: «c'è tutto». Un piccolo peccato da eccessivo amor di campanile? Certo, non ci sono né la grotta azzurra né la montagna, mancano picchi vertiginosi, alte vette ed esaltanti verticalizzazioni: tutto si raccorda senza esagerare. Siamo nella via di mezzo: quella dove, secondo l'antica saggezza, sta la virtù. Marina ed altura hanno dimensioni familiari. C'è la spiaggia nel lungo arenile di Torre Canne, dove l'acqua delle sorgenti serve pure a disintossicare il fegato, e c'è la scogliera a Savelletri. Il maestrale porta un soffio di frescura anche a ferragosto in collina, alla Selva, a Laureto, a Monte Abele e al Canale di Pirro. Dall'alto lo sguardo spazia su panorami costellati di trulli che ricordano un po' certi angoli della Toscana.
L'aria di mezza collina fa bene anche a leoni, tigri, elefanti, orsi, caprette tibetane come a tanti altri animali esotici che si ritrovano tra gli olivi dello Zoosafari come nella giungla o sui monti nativi: qui nascono e crescono pure i delfini. Chi cerca reliquie del passato può trovarle nelle grotte rupestri o al museo e negli scavi di Egnazia, importante centro commerciale in età romana e tappa obbligata sulla via Traiana prima di Brindisi per chi era diretto verso l'Oriente. Fasano, a metà strada tra mare e colli, è una città in miniatura che non ha perduto la misura del paese e dove ancora si conoscono vita e miracoli di tutti. Dicono a Bari che San Nicola è amico dei forestieri: lo è ancora di più San Giovanni Battista, il Santo dei Cavalieri di Malta ed il protettore, accanto alla Madonna del Pozzo: comunque, tutti quelli che vengono da fuori sono accolti sempre a braccia aperte, si trovano a loro agio e finiscono molto spesso per rimanere.
Chiedi dove si vive beatamente? O qui o da nessuna altra parte: è scritto in latino ed inciso nella pietra su una villa alla Selva e forse non è un'esagerazione da erudito filoumanista d'altri tempi. È sufficiente per dare un'idea? Certo, ci sarebbe dell'altro da scrivere e c'è parecchio da scoprire, dalle imponenti masserie, alcune aperte all'agriturismo, a Cocolicchio, un minivillaggio da acquerello a trulli nella vallata del Canale, dall'artigianato artistico maschile e femminile ai cibi genuini e a dolci, sontuosi gelati, granite e fragolate. In questa guida troverai certamente risposte ad altre tue domande e tante informazioni utili. Intanto, buona giornata fasanese (meglio al plurale). Cordialmente.
Gianni Custodero
di Redazione
30/03/2012 alle 00:00:00
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