FASANO – Si è riunita ieri (giovedì 25 luglio), per la prima volta, la commissione consiliare che dovrà occuparsi di monitorare l’attuazione della delibera di Consiglio comunale votata il 16 luglio scorso con la quale si chiede alla direzione generale dell’Asl brindisina di revocare la delibera n. 1258 che penalizza, oltre ogni limite, l’Ospedale di Fasano. La convocazione era stata effettuata dal presidente del Consiglio comunale Gianluca Cisternino e doveva essere l’occasione giusta per nominare il presidente. Ma, come spesso avviene nella politica fasanese, la prima puntata non è andata a buon fine. Infatti, dopo una serrata discussione, la fumata è stata grigia. E’ stato rimandato tutto al prossimo incontro.
Ma cosa è successo? Pare che ci siano stati diversi “scontri” di natura politica. Una delle candidate maggiori alla presidenza era Luana Amati del Partito Democratico. Ma la sua nomina è stata stoppata non da un consigliere di maggioranza ma dal capogruppo del movimento civico “in Comune” che ha sottolineato quanto fosse al quanto inopportuno affidare la presidenza a una rappresentante di un partito di governo regionale corresponsabile dell’attuale situazione dell’ospedale fasanese. Probabilmente l’eccezione sollevata da Bianchi è stata accolta al volo anche dai consiglieri stessi della maggioranza che avrebbero voluto (non lo hanno detto chiaramente ma se si fosse andati al voto avrebbero fatto pesare i numeri, ndr) un loro rappresentante alla presidenza. Alla fine, come detto, non è stato eletto alcun presidente. Si è optato per dare al presidente del Consiglio Cisternino, al momento, le mansioni di coordinatore della commissione in attesa che si decida cosa fare. Le proposte sono tante tra cui una sorta di turn over della carica presidenziale stessa. L’unica cosa su cui sono stati tutti d’accordo è quella di cominciare a muovere i passi necessari per bloccare la delibera dell’Asl ammazza-ospedale.


