FASANO – Per il secondo anno consecutivo, lunedì 6 gennaio, festa dell’Epifania, alle ore 17.15, dal Palazzo dei Congressi partirà la fiaccolata con l’effigie del Bambinello di Praga. Il corteo si snoderà per viale Toledo fino al “Trullo del Signore”, dove il parroco don Gino Copertino officerà la santa messa. La sacra statuetta, appartenente alla Confraternita de “La Salette”, era stata traslata da Fasano alla Selva l’8 dicembre scorso, giorno dell’Immacolata, e intronizzata sul maestoso ponte, allogato al centro del foyer del Palacongressi. Intorno alla divina immagine sono stati creati “La Città dei presepi” e “Il Museo del Bambinello. Nache e trastulli”, che tanti apprezzamenti hanno riscosso tra quanti li hanno visitati durante tutto il periodo delle feste. A Fasano è viva la devozione per questo Bambinello, denominato anche “dei miracoli”. È venerato pure nella locale Chiesa del Rosario, dove se ne può ammirare un altro prezioso simulacro. È raffigurato in vesti regali, con la corona sul capo e il globo terrestre sul palmo della mano sinistra, benedicente con la sua destra.
"La storia di questo Gesù Bambino inizia nel 1556 – spiegano gli organizatori -, quando parte da Siviglia in Spagna e giunge a Praga. Da lì, attraverso nazioni e città, pone fine a guerre spietate e opera miracoli. Il suo grande viaggio prosegue ancora oggi, per raggiungere tutti i cuori in un modo impensato, segno fortissimo del suo amore per noi. Ha detto: “Più voi mi onorerete, più io vi favorirò”. Ci auguriamo che il Piccolo Re, la cui devozione è stata introdotta in loco dalle ex teresiane (ossia dalle “donne monache”), ospiti del seicentesco convento di San Giuseppe (sotto la regola di Santa Maddalena de’ Pazzi), possa inondare di grazie la nostra comunità. Tutti i cittadini e le associazioni silvane e non, sono invitati a partecipare alla fiaccolata, curata e fortemente voluta da Palmina Cannone con la collaborazione di Aldo Carparelli, della Confraternita de “La Salette”, Casina Municipale, del Comitato Silvano, di Emanuele e Francesco Schiavone, e Cosimo Zurlo".
