RITORNO AL POTERE
Lello Di Bari: 'Sono tornato e non mi faccio mettere alle corde da nessuno'
Il primo cittadino ha ripreso le sue funzioni e in conferenza stampa ammonisce assessori e dirigenti suk proseguo dell'attività amministrativa
FASANO - Il sindaco Lello Di Bari ha tenuto oggi (venerdì 23 gennaio) la sua prima conferenza stampa ufficiale a Palazzo di Città, dopo nove mesi dalla sospensione dell'incarico che fu decretata dal prefetto di Brindisi a seguito della condanna in primo grado per abuso d'ufficio. Mercoledì sera la Corte d'Appello di Lecce ha assolto e il primo cittadino di Fasano e, dunque, da lunedì, dopo il provvedimento di revoca della sospensione da parte del prefetto, Di Bari riprenderà formalmente a sedere sul massimo scranno istituzionale della città.
«Ci ritroviamo qui in conferenza stampa dopo nove mesi da quella sullo stesso argomento: la mia sospensione – ha detto il sindaco introducendo l'incontro con gli organi d'informazione al quale sono stati presenti i dirigenti comunali, gli assessori e molti consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione -; la giustizia ha fatto il suo corso e sono di nuovo qui; esprimo la mia più sincera solidarietà a Fabiano Amati per il diverso esito processuale, lasciando alla vostra immaginazione cosa possa significare il reato del tentato abuso d'ufficio per il quale Amati è stato condannato. In ogni caso, mi auguro fortemente che Fabiano possa ritornare a fare politica appieno. In questi mesi scorsi – ha voluto sottolineare – ho davvero compreso chi siano gli amici veri e chi, invece, lo era solo per comodo; ho potuto apprezzare chi davvero mi voleva bene; ma ho anche visto chi mi ha girato le spalle e chi ha perfino cercato, con azioni del tipo di quelle messe in campo con lettere al prefetto sul mio comportamento da sospeso, di fare di tutto affinché s'interrompesse il filo che mi lega ai cittadini, i quali, invece, si sono stretti intorno a me ed hanno continuato a cercarmi, a chiedere consigli od a propormi problematiche.
Nessuno – ha continuato Di Bari – potrà ripagarmi per quanto accaduto e credo che nessuno potrà ripagare neanche i miei concittadini per quanto hanno vissuto con la mia sospensione dalla carica. In ogni caso, voglio ringraziare il vicesindaco Gianleo Moncalvo, gli assessori ed i consiglieri comunali, che hanno continuato ad amministrare il territorio ed a lavorare, anche chiedendomi dei consigli e dei suggerimenti per andare avanti. Ringrazio Antonio Scianaro – ha proseguito Di Bari – per il grosso sostegno dato a tutta la squadra amministrativa, nonostante i suoi molti impegni da consigliere regionale, e di questo gliene sono riconoscente. Adesso, però, la ricreazione è finita, come ho avuto modo di dire ieri a qualche mio fidato collaboratore. Anche con i dirigenti comunali, che pure ringrazio per la loro attività svolta tra qualche incertezza e qualche rallentamento durante la mia sospensione, vorrò incontrare la prossima settimana per fissare una tabella di marcia serrata, nei tempi e negli adempimenti; così farò con gli assessori e con i consiglieri comunali di maggioranza. Bisognerà rimettersi seriamente al lavoro e con la rabbia e l'entusiasmo che oggi mi ritrovo, chi starà al passo con la tabella di marcia che fisseremo resterà con me, chi invece non se la sentirà dovrà fare un passo indietro. Non accetterò condizionamenti di alcun genere, non mi farò mettere alle corde, semmai sarò disposto a mettere io alle corde qualcuno che non dovesse tirare dritto sul cammino stabilito. Infine, vorrei ringraziare anche il mio avvocato Dino Musa ed il segretario generale del Comune Pasquale Greco».
A Lello Di Bari ha fatto seguito l'intervento del vicesindaco Gianleo Moncalvo che si è detto «felicissimo del ritorno in sella del sindaco Di Bari. Sono stati nove mesi duri e difficili e adesso ritornerà nel mio ruolo di vicesindaco. Le responsabilità di primo cittadino sono tante e mi sono dovuto ritrovare in una situazione nuova nel ruolo, considerato che mi ero candidato tre anni fa per fare il consigliere comunale e non il “sindaco”. In ogni caso, chi afferma che questa città è rimasta senza il primo cittadino per nove mesi, dice una stupidaggine, poiché Lello Di Bari non ha mai fatto mancare i preziosi suoi suggerimenti e consigli. Voglio ringraziare, inoltre, tutti gli assessori ed i consiglieri comunali».
Poi l'intervento di Antonio Scianaro che ha espresso «soddisfazione per l'esito del processo di cui, in ogni caso, non avevo dubbi. Sono certo che recupereremo quel rallentamento amministrativo di cui lo stesso sindaco ha parlato». Per l'assessore comunale Nicola Mola «il sindaco, da sempre, ha governato con polso e carattere ed è quello che adesso occorre fare per riprendere a lavorare seriamente. Esprimo anch'io tutta la solidarietà al consigliere Fabiano Amati e auspico che possa tornare subito a riprendere il suo posto, poiché bisogna riconoscergli che ha dato tanto a Fasano».
Il primo cittadino non si è sottratto alle domande dei giornalisti. A chi ha chiesto al sindaco se ritornerà ad aprire il confronto politico con la maggioranza, Di Bari ha risposto di sì, annunciando che nel giro di due settimane cercherà di risolvere la situazione, non escludendo ipotesi di ridistribuzione di deleghe assessorili, di rotazione e di alternanze per le “poltrone” di giunta. Il primo cittadino ha anche assicurato che si rimetteranno in moto le grandi opere pubbliche, come quelle del porticciolo di Torre Canne, «spero che possa ritornare ad essere fruibile per giugno, mentre per le altre opere previste nella località marinara, per la cui realizzazione occorre l'esproprio di suoli privati, faremo di tutto per non perdere i finanziamenti ottenuti». A chi gli ha chiesto se rifarebbe la scelta di affidare una delega consiliare ad esponenti dell'opposizione (così come è accaduto con la delega a Fabiano Amati sul Piano di recupero del centro storico) il sindaco ha risposto di sì. «Quella delega ad Amati fu data poiché conoscevo la sua preparazione in materia e, dunque, ero certo che avrebbe dato un impulso alla definizione di quel Piano, nell'interesse della città; cosa che puntualmente avvenne. Se, quindi, vi fossero le condizioni politiche affiderei sicuramente una delega consiliare ad un esponente dell'opposizione. L'altro giorno, comunque, scherzando ho proposto alla consigliere del Pd, Luana Amati, se non fosse disponibile ad accettare l'ipotesi di una delega all'emergenza-neve». A chi ha chiesto al sindaco, infine, cosa pensi della Legge Severino che gli ha procurato la sospensione dall'incarico per ben nove mesi, Il sindaco Di Bari ha risposto che «la Legge andrebbe rivista; non è possibile che per gli amministratori condannati in primo grado si stabilisca la sospensione dall'incarico».
A chi, infine, ha chiesto al primo cittadino se riprenderà in mano le questioni scottanti legate alle società “Tradeco” (affidataria del servizio di igiene pubblico) e “Serti” (affidataria della riscossione dei tributi minori), il sindaco ha risposto: «Certamente. Con la “Tradeco” è in corso un “processo” di conciliazione: vedremo cosa riconoscerle, rispetto al milione di euro che ci ha richiesto. Senza dubbio – ha sottolineato Di Bari – sta offendo un ottimo servizio di raccolta porta-a porta che ci ha consentito di non incorrere in particolari sanzioni ma, va da sé, che altre questioni saranno affrontate, poiché si sono registrate molte cose che non vanno per il verso giusto. Sulla “Serti”, invece – ha detto il sindaco preannunciando un incontro con i vertici della società il prossimo 2 febbraio – abbiamo dei contatti già avviati e procederemo seguendo la strada migliore».
di Redazione
23/01/2015 alle 12:17:31
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