CAOS SANITà
Rispetto normativa sui turni dei medici: ospedali del Brindisino in difficoltà
I direttori di unità operative e direttori sanitari hanno paura di firmare i turni di servizio ma il direttore Pasqualone rassicura tutti

FASANO - Quello che si temeva qualche giorno fa si sta puntualmente verificando. Ci riferiamo al rischio di paralisi della sanità dopo l'entrata in vigore della direttiva europea 161 del 2014 che blocca i turni non stop dei medici, dichiara la fine dei turni di lavoro superiori a 12 ore e attua il riposo di almeno 11 ore fra un turno e l'altro. Come era facilmente prevedibile ecco che il rispetto della norma, in una Asl come quella di Brindisi che conta 150 medici in meno in organico, stia comportando problemi ai direttori di unità operative e direttori sanitari che pare non vogliano firmare il piano dei turni previsto per dicembre in quanto impossibilitati, appunto, al rispetto delle norme. E' chiaro che è un problema di carattere nazionale e che i medici, consci della questione, hanno comunque dato disponibilità a continuare a lavorare come in passato (spesso con turni massacranti, lunghi e continuativi). La norma europea, però, rischia di far arrivare sanzioni. Del resto è stata emanata per tutelare proprio la categoria medica e soprattutto i pazienti che avrebbero a disposizione sanitari più riposati e freschi per ogni turno. Il problema serio è che nella Asl brindisina, che comprende naturalmente l'ospedale di Fasano, i medici siano molto pochi e che di conseguenza è impossibile attenersi all'imposizione della legge europea.
Secondo il direttore generale della Asl Giuseppe Pasqualone i direttori non devono temere di firmare i turni in quanto "il problema è di tutte le Asl del Paese: ogni tanto c'è qualcuno che si rimpalla le responsabilità e la cosa accade anche da noi. Alla fine, però, poco cambia: i turni ci sono e saranno rispettati. Per il prossimo futuro, con le misure in cantiere, puntiamo a superare questo momento di transizione". Appunto, misure in cantiere. Ma quali sono? I direttori generali hanno partecipato ad una riunione in Regione alla presenza del Governatore Michele Emiliano. Quest'ultimo ha già annunciato giorni fa di voler chiudere, perché "necessario", una ventina di ospedali in tutta la Regione. A rischio anche quelli di Ostuni e Fasano. Il direttore Pasqualone sottolinea come al momento questi nosocomi non rischino tanto che ha chiesto una deroga alla Regione Puglia per l'assunzione di 150 medici da collocare negli ospedali della Provincia. Se questo innesto verrà effettuato anche la norma europea potrebbe essere rispettata.
Per l'ospedale di Fasano sarebbe previsto l'arrivo di tre medici in Medicina, tre medici in Pediatria, due medici in Pneumologia, sei medici in Pronto Soccorso, due medici in Radiologia e tre medici in Anestesia. Nuove assunzioni è quello che chiedono anche in sindacati che seguono con attenzione questa vicenda.
di Redazione
07/12/2015 alle 05:19:26
Nuove direttive europee sui turni dei medici: ospedale di Fasano a rischio chiusura totale
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