RICONOSCIMENTO DOVUTO
Toghe d'Oro per gli avvocati fasanesi Vito Rosiello e Giuseppe Ruppi
I due professionisti hanno ricevuto il riconoscimento per aver raggiunto i 50 anni di onorata attività: la cerimonia si è svolta a Brindisi
FASANO - Si è tenuta ieri (sabato 2 aprile), presso l'Ordine degli Avvocati a Brindisi, la tradizionale cerimonia di conferimento delle Toghe di Platino, Toghe d'Oro e Toghe d'Onore, il Premio “Pietro Colucci” oltre alla cerimonia d'intitolazione della Biblioteca Forense all'avvocato Carlo Monticelli. Tra i festeggiati per la "Toga d'oro", ovvero per coloro che hanno raggiunto il traguardo di cinquant'anni di attività dimostrando un eccezionale attaccamento alla professione d'avvocato anche due fasanesi: gli avvocati, appunto, Vito Rosiello e Giuseppe Ruppi. Quest'ultimo, per motivi di salute, non ha presenziato alla cerimonia mentre il primo ha ricevuto dal presidente dell'Ordine Carlo Panzuti la tradizionale targa ricordo.
Oltre ai nostri concittadini, i festeggiati delle Toghe di Platino sono stati gli avv.ti Aldo Guagliani (Ostuni), Domenico Lopalco (Francavilla Fontana), Giuseppe Rizzo (San Pietro Vernotico) e Antonio Salamanna (Mesagne) per i loro sessant'anni di attività; Toghe d'Oro anche agli avv.ti Augusto Conte (Ceglie Messapica) e Mario Pennetta (Brindisi); Toghe d'Onore agli avv.ti Giuseppe Durano (Brindisi) e Anna Gallone (Brindisi), coloro che si sono distinti nel superamento dell'esame di abilitazione alla professione raggiungendo la votazione più alta. I festeggiati del premio “Pietro Colucci” sono stati gli avv.ti Antonio Carbotta (Mesagne) e Filomena Grassi (San Vito dei Normanni), coloro che si sono distinti nelle materie dell'area civile, diritto e procedura, con la migliore votazione nell'esame di abilitazione. Alla cerimonia era presente anche l'avvocato fasanese Dino Musa componente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Brindisi.
"Se ci interroghiamo su quali siano i punti di contatto tra le generazioni di avvocati, oggi simbolicamente rappresentate dalle Toghe festeggiate - ha spiegato il presidente Panzuti -, se ne possono indicare tre: la virtù del dubbio, che è propria di colui che si mette in discussione e che mette in discussione più opinioni con l'esclusivo intento di tendere a una conoscenza che possa ragionevolmente essere accettata e condivisa da coloro che con lui si misurano nel praticare e rendere giustizia; l'umiltà d'animo e di diritto, che è propria di colui che riconosce i suoi limiti, non li nasconde, li vuole superare e li offre agli altri come segno di un aperto dialogo che, riunite tutte le debolezze, tende a giungere a una sintesi condivisa; la tenacia, che è propria di colui che trasforma la passione in una forza estrema per sostenere e sopportare, senza stanchezza, il peso gravoso di non arretrare sul bene della vita dei suoi assistiti da far prevalere secondo e dentro le regole che l'ordinamento democratico assegna a ciascuno degli attori della giurisdizione, e oggi anche degli ambiti alternativi di risoluzione dei conflitti. E' con la consapevolezza che l'avvocato è uno e soltanto uno, se ispira la sua azione ai principi comuni insopprimibili della professione, che invito tutti a partecipare con la gioia e il piacere di far sentire agli amici festeggiati il calore della nostra riconoscenza".
di Redazione
03/04/2016 alle 06:41:32
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