POLEMICHE A IOSA
La protesta sull'ospedale accende lo scontro politico a Fasano
Il sindaco Francesco Zaccaria stigmatizza alcuni atteggiamenti dei manifestanti mentre Trisciuzzi e Scianaro chiedono le sue dimissioni
FASANO - La protesta che da settimane sta montando a Fasano contro il piano di riordino ospedaliero e che ha fatto calare il sipario sull'Umberto I, nonostante il tentativo dei promotori del comitato organizzatore delle varie iniziative di evitare strumentalizzazioni e invasioni politiche, sta prendendo, proprio da questo punto di vista, una brutta piega. Prima la richiesta di dimissioni urlata, in piazza Ciaia, dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Raffaele Trisciuzzi e rivolta al sindaco. Poi una dichiarazione del sindaco stesso non certo tenera con alcuni dei manifestanti e infine altra nota al veleno di Antonio Scianaro. Un clima che si sta incattivendo, dunque, e che rischia di accendersi ulteriormente nei prossimi giorni.
Come dicevamo l'atteggiamento di Trisciuzzi non è andato giù a Zaccaria che è intervenuto su quanto avvenuto sabato mattina. «Saper ascoltare la gente dev'essere la prima dote di un amministratore – dice il primo cittadino fasanese -. Farsi interprete delle esigenze della gente, la seconda: per questo sabato ho deciso di essere in piazza Ciaia e affrontare anch'io il rischio dei fischi, delle urla a casaccio e delle accuse infondate, come altri colleghi di giunta, consiglieri comunali e il consigliere regionale Amati. A differenza dei soliti che hanno cercato di buttarla in politica, approfittando della tanta gente in buona fede che c'era, noi non abbiamo fatto propaganda sul piano sanitario regionale: abbiamo ascoltato, cercato di spiegare, di far capire, di illustrare come stanno veramente le cose. Proprio per questo ritengo necessario comunicare che oggi abbiamo in programma, come deciso da molte settimane, una riunione in Regione a Bari sui due protocolli d'intesa: quello che istituisce il Presidio Territoriale d'Assistenza a Fasano, e ne stabilisce dotazioni e personale, e quello che definisce l'esercizio del diritto alla salute dei fasanesi nella nuova situazione».
Zaccaria, poi, non è tenero neppure con chi, durante la manifestazione ha tentato di occupare Palazzo di Città. «È doveroso non illudere nessuno, e ribadire che il tempo dei piccoli ospedali in ogni paese è finito per sempre – ribadisce ancora Zaccaria -: ho però il dovere di dire anche che la città di Fasano non può accettare che il suo diritto alla salute venga strumentalizzato da squadre di agitatori forestieri di una nota formazione neofascista, come quelli che sabato ho visto tentare una illegittima occupazione della Casa comunale, costringendoci a rimandare una conferenza già fissata e a rivolgerci alle forze dell'ordine: se qualcuno crede di poter riemergere alla ribalta portando il disordine nella casa dei fasanesi, ha fatto male i suoi conti».
Ma le parole del primo cittadino vengono apertamente contestate dal consigliere comunale dei Circoli Nuova Fasano Antonio Scianaro. "Leggo le dichiarazioni del sindaco Zaccaria che riferiscono di 'aver deciso di essere in Piazza Ciaia ad affrontare il rischio dei fischi, delle urla a casaccio e delle accuse infondate ...' - scrive l'ex consigliere regionale -. Assolutamente falso! Il sindaco più volte chiamato in causa, preferiva partecipare ad una conferenza sul tema 'Stupendo' non curandosi dello stupendo modo con cui si decretava la definitiva chiusura del nostro Ospedale. Solo la pacifica occupazione della scala del Palazzo Comunale lo costringeva ad intervenire, altrimenti avrebbe proseguito nel suo programma. Ero presente per rappresentare in silenzio la mia solidarietà ai tanti cittadini ed al comitato spontaneo, che ha più volte voluto sostenere queste iniziative, riservandomi di esprimere i mie giudizi nella sede Istituzionale cioè il Comune quando ci sarà finalmente fornito il confronto. Apprendo però, che nonostante la nostra richiesta di conferenza di capigruppo allargata alla presenza dei consiglieri comunali da lui delegati al problema 'Riordino Ospedaliero' Franco Mastro e Giuseppe Pace, per il Consiglio monotematico esattamente la seconda (la prima il 9 febbraio u.s.) si parla ancora di incontro in Regione a Bari per oggi. Non voglio buttarla in politica, come dice Zac, anche se qualcuno ha fondato il suo percorso politico in questi anni sulla sanità, ma è la politica che in questo momento doveva sostenere i cittadini di Fasano, pensando ai loro bisogni, alle loro esigenze, così come si è fatto per l'ospedale di Grottaglie e di Casarano, decidendone la chiusura solo dopo la realizzazione dei nuovi ospedali. Solitamente quando non si raggiunge l'obiettivo, con grande umiltà, bisognerebbe rassegnare le dimissioni. Io l'avrei fatto".
di Redazione
06/03/2017 alle 06:05:42
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