Mezzi non sicuri e stipendi non pagati: sciopero del lavoratori della Tradeco a Fasano

FASANO - Lo avevano preannunciato e dato che di risposte dalle istituzioni e dall'azienda non ne sono arrivate ecco che i lavoratori fasanesi della Tradecohanno deciso, questa mattina (giovedì 16 marzo), di incrociare le braccia. Non una interruzione di pubblico servizio ma la richiesta, fino ad oggi rimasta inascoltata, di poter operare in piena sicurezza. Tranne un mezzo per la raccolta della carta tutto il resto è rimasto in azienda con i lavoratori a protestare per una serie di inadempienze prima fra tutte, quella di un parco mezzi non più sicuro. I lavoratori, proprio a questo proposito, hanno anche inviato una nota alla locale Compagnia dei Carabinieri. I militari dell'Arma si sono recati in azienda per capire quello che sta accadendo. Lunedì scorso i lavoratori si erano recati a Palazzo di Città per denunciare l'attuale situazione, con tanto di nota protocollata, al sindaco di Fasano Francesco Zaccaria e al dirigente del settore Ambiente Fernando Virgilio.

"I sottoscritti dipendenti dell'impianto di Fasano della ditta Tradeco - si leggeva nel documento - comunicano di essere intenzionati a dar seguito alla sospensione del servizio causa la mancanza plurima da parte dell'azienda in ordine alla sicurezza fisica e psichica dei lavoratori. Si lamentano in particolare mancata distribuzione degli indumenti di lavoro; inidoneità e pericolosità dei mezzi di lavoro; mancato versamento di diverse annualità delle quote destinate al fondo pensionistico; mancanza totale delle visite mediche di controllo; continui ritardi nella corresponsione degli stipendi. Per queste ragioni e altre ancora i sottoscritti dipendenti, pur presentandosi in azienda, si asterranno dal lavoro e riprenderanno il servizio solo nel momento stesso in cui otterranno le assicurazioni da parte del sig. Sindaco e dell'azienda sul rispetto di quanto denunciato". 

Ecco quindi che alla luce del mancato intervento del sindaco e della Tradeco i lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia impossibilitati a poter svolgere il proprio servizio in tutta sicurezza.