CAOS AMMINISTRATIVO
Befana amara per i fasanesi: piovono accertamenti Tari del 2016 ma molti sono da annullare
Non avendo ancora a disposizione la banca dati il Comune fasanese ha evidentemente optato per l'invio generalizzato delle lettere

FASANO - Per molti cittadini di Fasano rischia di essere un'Epifania amara quella targata 2018. Infatti nelle case dei fasanesi stanno piombando, in questi giorni, avvisi di accertamento Tari (la tassa sui rifiuti) relativi al 2016. Sono migliaia (c'è chi parla di quasi 15mila avvisi, in pratica quasi tutta la città) col risultato che molti cittadini che hanno già ricevuto l'atto si sono recati in alcuni studi di commercialisti per cercare di capire cosa stia accadendo. Pare che le lettere siano state inviate indiscriminatamente anche a chi ha regolarmente pagato la tassa nell'anno in questione. E allora perché l'avviso in cui si legge che la tassa non è stata pagata o è stata pagata parzialmente? L'arcano lo stanno spiegando ai cittadini proprio i commercialisti che hanno cominciato una sorta di consultazione collettiva non riuscendo a comprendere perché l'ente abbia inviato avvisi molti dei quali, come detto, poi verranno annullati. Il Comune di Fasano, dopo la rottura del contratto con la Tricom (la società che sino a qualche mese fa ha gestito la riscossione dei tributi locali), non ha ancora avuto dalla stessa (e chissà se mai ci riuscirà) la banca dati e l'anagrafica dell'utenza fasanese. In poche parole nell'ufficio dell'ente non sanno chi ha pagato e chi no. Ecco quindi che questa "iniziativa" (che sarebbe dovuta cominciare dopo le feste ma che per un disguido è partita prima) sembra quasi che si voglia creare da zero proprio la banca dati utilizzando la solerzia del cittadino che, vedendosi arrivare un avviso di accertamento, si recherà all'ufficio dimostrando o meno di aver saldato.
Se così fosse sarebbe comunque un fatto abbastanza grave perché se è vero che molti di questi avvisi saranno annullati resta comunque il disagio del cittadino stesso che ha dovuto perdere del tempo per dimostrare di aver pagato e dei professionisti a cui lo stesso si è rivolto che dovranno sbrigare una pratica che a monte non andava fatta. A questo, poi, aggiungiamo che ci potrebbe essere qualcuno che non capendo di cosa si tratti e non consultando nessuno va a pagare la Tari 2016 pur avendola già versata. Insomma, probabilmente questa vicenda è stata trattata con leggerezza tanto che proprio i professionisti del settore si sono immediatamente attivati per chiedere un incontro con l'assessore al bilancio e vicesindaco Giovanni Cisternino sia per chiedere spiegazioni ma soprattutto affinché si predisponga una piattaforma telematica che consenta l'annullamento delle cartelle senza che ci si rechi all'ufficio perdendo così anche del tempo. E' chiaro che questo vale per i tanti cittadini che hanno pagato regolarmente. Per chi non ha ottemperato al versamento l'avviso resta valido e l'invito a saldare entro 60 giorno più che giusto.
di Redazione
06/01/2018 alle 06:31:07
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