NOTA OSSERVATORIO
Influenza: per gli esperti raggiunto il picco in Puglia
L'Osservatorio epidemiologico regionale ha fornito gli ultimi dati relativi alla nostra regione: sono 200mila i pugliesi che si sono ammalati

FASANO - Negli ultimi giorni sono salite da 10 a 14 le persone ricoverate in Puglia in gravi condizioni per l'influenza e le sue complicazioni. Fermo invece il numero dei decessi con 6 vittime pugliesi registrate. Sono i dati forniti dalla responsabile dell'Osservatorio epidemiologico regionale (Oer), Cinzia Germinario, secondo la quale «è arrivato il picco dei casi influenzali». In Puglia con 17 casi ogni mille persone si registra ormai un'intensità alta di influenza.
«Abbiamo stimato che dall'inizio dell'epidemia, ultima settimana di ottobre e la prima di novembre, si sono ammalati quasi 200 mila pugliesi. Sono i bambini - aggiunge Germinario - quelli che si ammalano di più, nella fascia 0-4 anni, assieme a quelli di età compresa tra 5 e 14 anni. Per numerosità di casi la più bassa fascia è invece quella dei soggetti con età maggiore di 65 anni, cioè quella ampiamente vaccinata». «Sembra dalle segnalazioni ricevute che ci sia una riduzione del numero dei casi, ma per avere certezza - conclude Germinario - ci vorranno settimane di verifiche.
I sintomi di questa forma influenzale, che sta colpendo tutte le regioni d'Italia, sono spesso improvvisi e si palesano con febbre molto alta, tosse, mal di gola, sintomi da raffreddamento, dolori alle articolazioni, riduzione dell'appetito e debolezza. Nei bambini sono stati notati frequenti casi di vomito e diarrea. Per contrastare i sintomi si può ricorrere ai farmaci o meno, a seconda della valutazione del medico di fiducia. Decisamente meglio fare a meno di antibiotici, a meno che il medico non li ritenga strettamente necessari qualora ravvisasse la presenza di infezioni batteriche. Il consiglio principale è quello di evitare colpi di freddo e rimanere a riposo. Bere molta acqua è un altro dei consigli preziosi per alleviare anche la tosse e reintegrare i sali minerali. Generalmente sono sufficienti tre-quattro giorni per la remissione della malattia, ma per evitare ricadute è sempre meglio attendere qualche giorno in più prima di uscire e tornare alla vita quotidiana. Se la febbre supera i 39°, l'uso di antipiretici è necessario per far abbassare la temperatura.
di Redazione
16/01/2018 alle 05:41:23
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