NOTA POLITICA
Abbattimento liste d'attesa nella sanità: Scianaro replica polemicamente ad Amati
L'ex consigliere regionale sottolinea come non sia giusto addossare le responsabilità ai medici dell'attuale situazione
FASANO - "Sospendere l'attività libero professionale dei Medici per abbattere le liste d'attesa, questa è l'ultima trovata del consigliere regionale Amati". A parlare è l'ex consigliere regionale Antonio Scianaro. "Mi piace ricordare le sue parole - continua Scianaro -, “maledetti voti”, infatti siamo alla vigilia di una campagna elettorale e dopo nove anni di inerzia e silenzio su determinati temi, proprio per quei voti, negli ultimi giorni sembra si sia risvegliato. Riduzione tassa rifiuti oltre il 65%, Fusione Nucleare, ha dimenticato la Statale 172, a giorni anticiperà il primo tufo per l'Ospedale di Monopoli, e ora l'ultima trovata, sull'attività libero professionale dei Medici per abbattere le liste d'attesa. Vogliamo ricordare che da oltre 10 anni, pari quasi al suo mandato, era stata costituita dalla sua stessa maggioranza in Regione Puglia una task force con a capo il compianto professor Aristide Carella, proprio nella direzione dell'abbattimento delle liste di attesa. Ancora oggi ci si scontra con le solite problematiche per esempio, carenza di personale, mancata unificazione dei Cup tra le varie Aziende Sanitarie, un problema che da un decennio non trova ancora soluzione.
Siamo ormai abituati - continua Scianaro - a leggere quotidianamente della desertificazione Sanitaria che regna in Puglia e in particolare nella provincia di Brindisi, extralocazioni dei pazienti, neonati come adulti trasferiti in altre Regioni con voli speciali, ecc. In varie circostanze ho denunciato la latitanza del consigliere nelle varie strutture, la mancanza di controlli è la causa della malasanità Brindisina, non si è mai reso disponibile per toccare con mano quelle che sono le problematiche, favorendo dismissioni e chiusure e nascondendosi solo e soltanto dietro l'apertura di un nuovo ospedale. Troppo comodo scaricare responsabilità sui medici, già massacrati da un sistema che non regge, costretti a sostenere anche ruoli amministrativi per carenza di personale infermieristico È necessario restituire ai medici la dignità del proprio ruolo e non attribuire loro responsabilità che sono di altri, tanto da assistere a situazioni paradossali, da Corte dei Conti, con assunzione di personale inutilizzato, in attesa di accreditamenti di strutture, vedi esempio Pta di Fasano. Vorrei chiedere ad Amati in qualità di presidente commissione bilancio, se dopo queste massicce dismissioni degli Ospedali di Fasano, Mesagne, San Pietro Vernotico (ancora aperto per non si sa quali alchimie politiche), se ha tracciato un bilancio dei costi/benefici di tali scelte. E in ultimo torno a ricordare, vedendo che con il tempo fa tesoro delle mie proposte , che sarebbe stato più utile spendere le sue energie per promuovere un'unica azienda sanitaria regionale. Solo così, forse, vedremmo più efficienza e più risparmi".
di Redazione
27/01/2018 alle 06:10:23
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