POLEMICA APERTA
Il Parco delle Dune Costiere dice no alle trivelle e propone un Sic transfrontaliero
Il presidente Enzo Lavarra assicura la presenza dell'ente nella mobilitazione contro le introspezioni in Adriatico autorizzate dal Ministero
FASANO - La decisione del Consiglio di Stato di respingere il ricorso della Regione Puglia che chiedeva la sospensione dei permessi rilasciati ad alcune compagnie petrolifere di effettuare introspezioni nell'Adriatico per cercare idrocarburi ha innescato una serie di reazioni e proprio la Puglia cerca ora di ribellarsi a quello che potrebbe diventare uno scenario pericoloso per il comparto turistico-ambientale. Anche il Parco delle Dune Costiere, tramite il suo presidente Enzo Lavarra, sottolinea la pericolosità delle ricerche tramite air-gun e sollecita interventi. "La ricerca petrolifera in Adriatica è antistorica e dannosa - scrive Lavarra -.Riporterebbe all'indietro la strategia che punta sulle fonti rinnovabili, ormai necessaria, e comprometterebbe con l'ecosistema marino le prospettive avviate nel segno dello sviluppo sostenibile. Allo stadio avanzato sono infatti le esperienze che soprattutto nelle aree marine protette coniugano tutela delle risorse naturali e attività economiche compatibili. Dall'incremento della piccola pesca conseguente il ripopolamento alieutica, alla filiera corta, alla attrattività turistica. Del resto questa promettente prospettiva già muove in ottica integrata fra i paesi delle due sponde grazie ai progetti europei della cooperazione territoriale con Montenegro, Albania, Croazia, Grecia.
Siamo dunque in prima linea - continua Lavarra - per condividere con le rappresentanze istituzionali, le associazioni ambientaliste ed economiche la piena mobilitazione e tutte le iniziative parlamentari volte a fermare lo scempio annunciato. Per parte di Federparchi sosterremo questo obbiettivo verificando con Ministero dell'Ambiente, la Regione Puglia, l'Università il varo di progetti che istituiscano un Sic transfrontaliero (Sito di Interesse Comunitario) fra Italia e Grecia, cosi da generare un fronte più ampio di tutela e sensibilizzare l'Unione Europea. Un'area Sic entrerebbe a far parte infatti delle rete Natura 2000 che per la Ue riveste un ruolo fondamentale per tutela della biodiversità. Confido che la convergenza su tale progetto possa aggiungere significativo tassello alla battaglia "no triv".
di Redazione
16/03/2018 alle 05:57:37
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