PIANETA SCUOLA
Lettera della dirigente dell'ITE 'G. Salvemini' Rosanna Cirasino
Pubblichiamo integralmente la lettera di chiarimenti inviataci dalla dirigente dell'ITC 'Salvemini' Rosanna Cirasino in risposta all'articolo 'Agitazioni in corso al Salvemini' pubblicato ieri.

Fasano - Questo il testo della lettera inviataci dalla Preside del 'Salvemini', in risposta all'articolo 'Agitazioni in corso al Salvemini':
Egregio Direttore, a seguito di un articolo pubblicato dalla sua testata che vedono la mia scuola e me, mio malgrado, protagonisti, mi consenta una riflessione sui fatti da Lei riportati nell'articolo del 20 novembre c.m., avente titolo “Agitazioni in corso al Salvemini”.
Parto dalla ricostruzione dei fatti a me noti. Il 20 novembre 2018, presso la sede dell'Istituto Tecnico Economico “G. Salvemini”, gran parte degli alunni si è arbitrariamente assentata dalle lezioni non adducendo alla scrivente alcune motivazioni né verbali, né scritte nei giorni precedenti.
Preso atto della mobilitazione, nella stessa mattinata, alcuni docenti, collaboratori della sottoscritta Dirigente Scolastica, sono stati incaricati di chiedere ai ragazzi le motivazioni dell'astensione collettiva. Nessuno dei ragazzi ha lamentato nulla, nessuno ha riferito nulla sulla motivazione della protesta anzi, i suddetti docenti sono stati ignorati e fischiati.
Nel frattempo alcuni genitori più attenti hanno accompagnato i figli a scuola, chiedendo spiegazioni e dando un chiaro segnale di collaborazione e partecipazione al dialogo educativo. In ogni caso tutti gli alunni, aldilà dell'orario del regolare ingresso in aula, sono stati accolti e ascoltati, anche perché molto spesso disorientati dall'accaduto.
Successivamente si è provveduto a:
• segnalare alle autorità competenti l'astensione collettiva, tenuto conto della presenza di alunni minorenni non presenti nel contesto scolastico durante l'orario programmato.
• redigere una circolare, in ottemperanza al Regolamento d'Istituto, nella quale si segnalava che l'arbitrarietà della motivazione all'astensione dalle lezioni avrebbe avuto una ricaduta sul voto di condotta e annullava lo svolgimento dell'assemblea di istituto del mese di novembre, atto al recupero di un giorno di lezione su due da recuperare.
In modo del tutto informale, alla sottoscritta Dirigente Scolastica è poi giunta la notizia che alunne ed alunni, protagonisti della mobilitazione sono stati ricevuti da due membri dell'Amministrazione Comunale di Fasano, da subito garanti delle loro istanze, ignari di ogni informazione ufficiale, né tantomeno mobilitati alla ricerca di conferma sul fatto che le stesse esigenze o condizioni di disagio siano mai state presentate alla scrivente.
Delle ragioni della protesta si è appreso solo oggi, a mezzo stampa.
Profondamente delusa ed amareggiata, oggi appare legittimo effettuare alcune considerazioni.
• Nessun ragazzo o genitore, secondo le procedure più consone alla vita scolastica, ha lamentato mai nulla di quanto riportato nel documento allegato all'articolo, pur essendo la sottoscritta notoriamente disponibile all'ascolto di alunni e genitori. Per quel che si può si cerca di rispondere alle esigenze di tutti nel momento in cui i bisogni sono esplicitati nei modi e nei tempi adeguati, attraverso il dialogo educativo e la collaborazione.
• Nessun membro dell'Amministrazione Comunale ha minimamente pensato di informare la sottoscritta, dirigente dell'istituto scolastico, di quanto stava accadendo pensando di “gestire la situazione”, senza collaborare, giustapponendosi e sovrapponendosi, in totale autonomia, a ruoli non specificatamente propri, tenuto conto che l'Ente Provincia, è l'unico Ente preposto alla risoluzione di problematiche inerenti gli Istituti di Scuola Secondaria di Secondo Grado.
• Il direttore di Osservatorio Oggi, in nome di un corretto “dovere di cronaca” avrebbe dovuto prioritariamente verificare i fatti prima della relativa pubblicazione, commissionata tra l'altro, dallo stesso Ente Comune.
In ogni scuola, quale autentico bacino di valori e di patrimonio culturale, sono certamente da considerare i numerosi problemi gestionali ed organizzativi che, al fine della loro soluzione, per personale costume della sottoscritta Dirigente Scolastica, non si è mai cercato di nascondere, sminuire, eludere, ma sempre cercato di risolvere con tempestività.
L'umiliazione personale ed istituzionale ricevuta gratuitamente per questa vicenda mi porta a fare delle considerazioni più profonde sul rispetto dei ruoli e delle funzioni, sulla trasparenza e la correttezza dell'informazione e sulla forte e facile strumentalizzazione che alcuni episodi rivestono, dato che si è volontariamente voluto denigrare l'immagine istituzionale dell'IISS G. Salvemini, sfruttando l'occasione della “vacatio” arbitraria sostenuta dagli stessi studenti che, ignari di tutto, diventano essi stessi vittime di cattive informazioni, di notizie infondate, troppo spesso ingiustificatamente allarmistiche.
Sarebbe bastato chiedere informazioni a “chi” di competenza, come potrebbe essere il dirigente scolastico, invece che ad altre figure esterne ed estranee all'ambiente scolastico, persone che non conoscono “l'essere e il fare scuola”.
Siamo sempre più abituati ed educati al clamore della piazza e non alla collaborazione, si confondono ruoli e si amplificano situazioni in nome di una protesta gratuita che nasconde solo il bisogno di notorietà di alcuni ragazzi alla vigilia di una competizione elettorale.
La mancanza di sinergia tra Enti e istituzioni non fa altro che alimentare la disinformazione con la diffusione, non so quanto intenzionale, di notizie distorte allo scopo di influenzare le azioni e le scelte di “qualcuno” e danneggiare la cultura e il benessere collettivo di un territorio.
Rosanna Cirasino.
Mi preme, in qualità di direttore di Osservatoriooggi.it, precisare solo un aspetto, senza dilungarmi in inutili e sterili polemiche: il 20 novembre scorso, un nostro collaboratore si trovava all'interno di Palazzo di Città per motivi professionali estranei a questo evento e, casualmente, ha assistito alla manifestazione dei ragazzi, che ha poi riportato nell'articolo, come è giusto che faccia un giornalista.
di Gianni Mastro
22/11/2018 alle 05:45:38
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