TURISMO
Tassa di Soggiorno: nessuna riduzione
Il sindaco Zaccaria in un incontro avuto con una rappresentanza di operatori turistici a Palazzo di Città, ribadisce che per il 2019 le tariffe da applicare saranno quelle già definite

Fasano – Non ci sarà alcuna riduzione della Tassa di Soggiorno. Il sindaco Francesco Zaccaria, nel corso di una riunione avuta ieri mattina (10 aprile) nella sala consiliare di Palazzo di Città con una rappresentanza di albergatori, ha ribadito che l'Amministrazione Comunale per il 2019 applicherà le tariffe precedentemente approvate: di eventuali riduzioni si potrà parlare solo a partire dal 2020. In parole povere per l'anno in corso, dal 1° maggio, si pagherà per tutto l'anno, anche nei mesi di bassa stagione, per i primi quattordici giorni di soggiorno e con le tariffe aumentate.
La decisione pare sia stata anche determinata dal parere dei Revisori dei Conti che avrebbero ritenuto impossibile l'applicazione di variazioni della tassa già approvata per l'anno in corso! L'unica concessione promessa dal sindaco è che nel caso il gettito annuale della tassa riscossa superi quella preventivata in bilancio, cioè un milione e duecentomila euro, l'eccedenza sarà investita in opere a favore del turismo, decise dagli stessi operatori turistici.
L'amministrazione comunale, comunque formalizzerà la richiesta ai titolari delle strutture alberghiere perché esprimano una ristretta cerchia di loro rappresentanti per costituire una commissione con cui l'amministrazione comunale possa confrontarsi. Tra gli operatori turistici presenti, fra cui anche il segretario provinciale di Federalberghi, Pierangelo Argentieri, dopo aver ascoltato le decisioni del primo cittadino è sceso il gelo. Erano convinti di riuscire comunque a spuntare una riduzione almeno dei giorni di applicazione della tassa. E quando qualcuno ha provato a obiettare qualcosa, il sindaco, senza mezzi termini e a muso duro, ha fatto intendere che se si è arrivati a questo punto, la colpa è di quegli operatori che negli anni scorsi non si sono comportati in maniera corretta, evadendo le tasse comunali, a danno di tutto il resto dei cittadini fasanesi.
Comunque a indispettire ulteriormente gli operatori turistici c'è anche la questione del portale PayTourist, il nuovo sistema di gestione dell'imposta di soggiorno adottato dall'amministrazione comunale per la quantificazione e la riscossione della tassa. Secondo i più è ingestibile. Appare probabile che ora la questione si sposti nelle aule dei Tribunali, dove potrebbero essere inoltrati ricorsi al Tar per provare a bloccare la delibera di aumento. Si pensa anche a possibili azioni risarcitorie se, come probabile, vi dovessero essere notevoli disdette delle prenotazioni già fatte da parte dei tour operator.
«Mi piange il cuore – ha commentato il direttore di un'importante struttura turistica –. Con questo provvedimento si rischia di vanificare il lavoro svolto in tutti questi anni che hanno portato il turismo fasanese alla ribalta mondiale».
E a quanto pare le prime risposte al provvedimento dell'aumento della tassa di soggiorno sono già un corso. Alcune strutture alberghiere fra le più importanti, per la prossima stagione turistica starebbero sottoponendo ai propri dipendenti contratti limitati a sei mesi, prevedendo, a differenze degli altri anni, la chiusura nei mesi invernali. Di certo questa è una vicenda che avrà un lungo seguito!
di Redazione
10/04/2019 alle 16:05:16
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