ATTUALITà
Lo Zoosafari perde la causa con il Comune di Fasano
Il Consiglio di Stato ha ritenuto infondata la richiesta di risarcimento danni per 3 milioni di euro.

FASANO - Il ricorso dello Zoosafari contro il Comune di Fasano è stato ritenuto infondato anche dal Consiglio di Stato. Sono stati risparmiati dal Comune ben 3.000.000,00 di Euro.
L'Amministrazione comunale - difesa avvocati Pietro Quinto e Ottavio Carparelli - non dovrà risarcire nulla alla Fantasy srl (società titolare del parco divertimenti “Fasanolandia”, inserito nel perimetro del parco dello Zoosafari di Fasano), difesa dall'avvocato Antonello Bruno.
La società aveva chiesto al Tar, in primo grado, la condanna al "risarcimento dei danni subiti dalla Fantasy srl in conseguenza del mancato rilascio del permesso di costruire in sanatoria richiesto in data 8 Marzo 2007 e del colpevole ritardo con il quale è stato definitivamente rilasciato il permesso di costruire in sanatoria richiesto con atto 28 Settembre 2009".
La somma richiesta a titolo di risarcimento danni era davvero ingente: 3 milioni di euro "in conseguenza del mancato rilascio del permesso di costruire in sanatoria richiesto in data 8 Marzo 2007 e del colpevole ritardo con cui è stato definitivamente rilasciato (in data 15 Dicembre 2010) il permesso di costruire in sanatoria richiesto il 28 Settembre 2009".
Il Comune di Fasano a seguito della richiesta di risarcimento avanzata dalla Fantasy srl si è costituito in giudizio "depositando memorie difensive con le quali ha puntualmente replicato alle argomentazioni della controparte, concludendo per la declaratoria di inammissibilità per intervenuta decadenza ed, in ogni caso, per la reiezione del ricorso".
La sentenza emessa dalla terza sezione del Tar Lecce di Lecce aveva rigettato il ricorso.
La società Fantasy srl aveva proposto appello avverso tale sentenza innanzi al Consiglio di Stato.
Il Massimo Organo di giustizia amministrativa ha confermato la sentenza di primo grado, condannando la società appellante anche al pagamento delle spese processuali.
Tutto è partito nel 2007 (il 5 marzo) quando la Polizia municipale ha posto sotto sequestro l'area sulla quale la società stava installando l'innovativa giostra denominata “Euro Fighter” (nell'ambito di un progetto per l'ammodernamento del parco divertimenti), acquistata al prezzo di € 2.187.000,00. I vigili urbani "sottoponevano a sequestro l'area oggetto dell'intervento, ritenendo che la realizzazione dei basamenti occorrenti per l'allocazione della struttura richiedesse il preventivo rilascio del permesso di costruire".
A seguire la Fantasy srl "presentava, in data 8 Marzo 2007, domanda di permesso di costruire in sanatoria" che è stato definitivamente rilasciato il 15 dicembre 2010.
Per questo ritardo che, secondo i legali della Fantasy srl, avrebbe arrecato non poco danno alla società il Comune di Fasano è stato citato in giudizio.
Il ricorso però è stato ritenuto sia dal Tar di Lecce sia dal Consiglio di Stato infondato, non essendo imputabile alcun ritardo al Comune di Fasano nel rilascio del permesso di costruire
di Redazione
13/07/2019 alle 17:42:24
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