FASE2
Come affrontare questa Fase 2 da un punto di vista Psicologico? VIDEO
Vediamo dal punto di vista psicologico, come affrontare questa fase 2 nel migliore dei modi grazie ai consigli delle dott.sse Luisa Parrella e Josephine Calefati

Fasano - Di fronte ad una minaccia il nostro organismo, sentendosi in pericolo, si attiva al fine di difendersi. Il più delle volte a determinare questa risposta è la paura, che è l'emozione più sperimentata da quando il nostro Paese è in emergenza Coronavirus, insieme all'ansia. La paura non è sempre disfunzionale però, perché ci tiene in uno stato di attivazione tale da prestare attenzione alle circostanze e alle situazioni, mantenendo un buon livello di sicurezza e prudenza. Se non ci fosse questa, probabilmente assisteremmo ad un carnevale di Rio per le strade del nostro paese. Tuttavia, la paura ci fa stare in tensione e mantenere questo stato per molto tempo non è semplice; per fortuna il nostro corpo è abituato a far seguire ad una fase di tensione una di rilassamento e questo è un po' quello che accade quando ad esempio, torniamo a casa e ci liberiamo dei dispositivi individuali di sicurezza.
Come abbiamo visto la paura è associata ad una minaccia e di fronte ad un pericolo ci possiamo sentire inefficaci nel fronteggiarlo. Questo è quello che accade con il nemico invisibile, Covid -19
A causa di questo fenomeno abbiamo assistito ad una graduale chiusura di tutto il Paese: scuole, fabbriche, locali, bar; tutto si è fermato nella Fase 1 che ci ha visti impauriti, ansiosi e preoccupati, invitati a stare in casa per la nostra e l'altrui sicurezza. In casa siamo al sicuro dal pericolo per la nostra salute, ma ciò che permane è la paura del futuro incerto e spaventoso. Oggi con la graduale ripresa, a distanza di quasi 2 mesi, ci ritroviamo ad essere un Paese che prova a rialzarsi con tutte le sue forze, ma con i suoi abitanti che non nascondono la paura e l'insicurezza. Oggi si prova a ripartire, le strade iniziano a ripopolarsi, i bar hanno riaperto le saracinesche, ma nonostante si evitino assembramenti, strette di mano, baci e abbracci permangono emozioni costanti che la fanno da padrona in questo momento: la paura e l'ansia.
Vediamo insieme, dal punto di vista psicologico, come affrontare questa fase 2 nel migliore dei modi.
Ecco un vademecum breve:
1- Provo ancora paura e ansia è normale?
In questa fase 2 potresti provare le stesse paure e la stessa ansia della fase 1, oppure potrebbero addirittura intensificarsi proprio perché si ha la possibilità di uscire un po' di più. Bene, ricorda che non siamo ancora fuori pericolo, effettivamente stiamo ancora
combattendo contro questo nemico invisibile. Dunque è assolutamente NORMALE e legittimo provare queste emozioni, anche se più intense. Ti farà piacere sapere che da una parte è anche funzionale per la tua sicurezza, essere in ansia, questo ti spingerà a proteggerti ulteriormente. Impara a riconoscere e a tollerare queste emozioni, perché sono tue alleate.
2- Come gestire queste emozioni?
Quando l'ansia e la paura diventano un po' forti, possiamo imparare a gestirle. Rallenta il ritmo del tuo respiro; fai dei respiri più lenti e profondi, questo ti aiuterà. Ricerca attività che ti aiutino a rilassarti, come ascoltare musica o visualizzare immagini per te piacevoli, colorare o anche scrivere, magari dei bigliettini con delle frasi di incoraggiamento, che ti aiutino ad affrontare una situazione particolarmente stressante, come andare a fare la spesa. Coccolati un po' e sii più gentile con te stesso.
3- Le prime uscite ti spaventano?
Riprendi gradualmente ad uscire, fallo con responsabilità usando tutti i DPI e le dovute precauzioni. Potresti cominciare con una passeggiata e poi gradualmente incontrare alcuni dei tuoi cari sempre rispettando le regole di sicurezza. Non ti forzare, fallo solo se ti senti tranquillo; non c'è un tempo né un obbligo per incontrare i congiunti in questa fase.
4- Programmazione attività
Programma delle attività che ti consentano di gestire in modo funzionale, il tempo da trascorrere in casa. La Fase 2 non segna ancora il ritorno alla normalità, dunque è importante non trascorrere troppo tempo fuori casa. Farlo va bene, ma con moderazione. Stabilisci cosa fare in casa, in modo da tollerare il senso di impotenza, magari anche continuando a coltivare gli hobby o a concederti gli spazi che ti sei conquistato in Fase 1.
5- Come gestire i pensieri intrusivi?
Cerca di rimanere ancorato al presente. Quando noti che la tua mente si fa trasportare un po' troppo dalle preoccupazioni e dai pensieri sul futuro, riportala al momento presente, a ciò che stai facendo ora, oggi, adesso, in questo preciso momento. Fare questo ti aiuterà a ridurre la frustrazione e il senso di impotenza dettati dall'incertezza del futuro. Purtroppo non possiamo avere il controllo su qualcosa che deve ancora accadere, ma possiamo scegliere di migliorare il nostro presente. Concentrati su quello che hai da fare giorno per giorno.
Con questo piccolo vademecum vogliamo trasferire dei suggerimenti pratici per affrontare e gestire la Fase 2 che ricordiamo non è un ritorno alla normalità, ma una fase di transizione e di graduale ripresa.
Dr.ssa Luisa Parrella Psicoterapeuta Dr.ssa Josephine Calefati Psicoterapeuta if
di Redazione
06/05/2020 alle 22:27:43
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