ATTUALITà
Concessioni demaniali: il TAR di Lecce da ragione a 3 stabilimenti balneari
Lello Di Bari: 'Il Sindaco applichi la legge!'

Fasano - Ieri, venerdì 26 marzo, dal TAR - Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce, con le sentenze nn. 461, 464 e 465 della I Sez., Pres. Antonio Pasca, Relatore Ettore Manca, ha accolto i ricorsi proposti da tre stabilimenti balneari, difesi dagli avvocati Anna Cofano, Leonardo Maruotti e Francesco G. Romano: che hanno impugnato gli atti con i quali il Comune di Fasano aveva subordinato il rilascio della proroga della concessione demaniale alle condizioni per le quali il Comune avrebbe dovuto effettuare delle verifiche con tempi estremamente dilatati.
Quindi, gli stabilimenti hanno impugnato i provvedimenti ed il Tar Lecce ha riconosciuto il “diritto alla proroga del titolo fino al 31 dicembre 2033” e, inoltre, ha specificato che il Comune può sicuramente effettuare la “generale attività di controllo e di vigilanza sulle concessioni demaniali - poteri il cui esercizio non è ovviamente precluso, alle condizioni normativamente fissate, dalla proroga disposta ex lege fino al 31 dicembre 2033”.
In altre parole, il Tar Lecce, in accoglimento delle tesi difensive degli avvocati Anna Cofano, Leonardo Maruotti e Francesco G. Romano, ha riconosciuto il diritto dei ricorrenti ad ottenere la proroga, che non può essere subordinata ad una preventiva attività. Di conseguenza, i ricorrenti potranno finalmente avviare gli investimenti consapevoli di avere la proroga sino al 2033.
Inoltre, le sentenze hanno chiarito che i Comuni possono, ovviamente, esercitare la loro attività di vigilanza e di controllo sulle concessioni, sebbene questa attività debba essere limitata a quanto disposto dalla normativa, non potendosi richiedere ai concessionari particolari adempimenti non previsti dalla legge.
Dopo la sentenza, il consigliere comunale di Forza Italia Lello Di Bari, ha diramato una nota a mezzo stampa che riportiamo integralemnte:
«Sulla delicata, quanto urgente, questione deIle proroghe demaniali, - ha commentato il candidato sindaco berlusconiano - sono ormai mesi che il Sindaco Zaccaria, in pubblico, millanta un inesistente impegno della sua amministrazione per la risoluzione di un problema che rischia di mettere in ginocchio non solo il settore turistico, ma l'intero comparto economico del nostro territorio. In realtà, la posizione dell'attuale Amministrazione comunale era già apparsa palese lo scorso dicembre, quando, durante la conferenza dei capigruppo sul tema, richiesta dal sottoscritto, il primo cittadino aveva annunciato, a nome della maggioranza, la volontà di non rilasciare le proroghe delle concessioni al 2033, disattendendo, così, quanto previsto dalla legge n. 145/2018. E difatti, dopo due anni e mezzo della pubblicazione della legge, nessuna concessione è stata prorogata! Questo grave ed ingiustificato ritardo è stato rilevato anche con le sentenze di ieri del Tar Lecce che, di fatto, esortano il Comune a non perder altro tempo in inutili istruttorie e in sterili verifiche di requisiti non previsti dalla legge, ma a rilasciare immediatamente le proroghe al 2033. Lo spirito della legge è quello di dare certezza agli imprenditori; cosa che a quanto pare non interessa al Sindaco Zaccaria, il quale, anziché screditare la rispettabile categoria degli avvocati, descritti in una sua recente intervista come “mungitori di vacche”, dovrebbe chiedersi perché ben 13 concessionari abbiano avuto necessità di rivolgersi ai propri legali per richiedere semplicemente l'applicazione di una legge vecchia di due anni. Le vicende processuali originate dall'inerzia dell'amministrazione, peraltro, avranno ripercussioni negative sull'intera comunità: il Comune, infatti, dovrà sborsare più di settemila euro per rifondere i vari contributi unificati versati dai concessionari. Soldi che saranno prelevati dalle tasche dei cittadini che avrebbero meritato ben altra sorte. Se durante il consiglio comunale del 30 dicembre 2020, il Sindaco mi avesse ascoltato, appoggiando la mozione con cui chiedevo di intimare il dirigente a procedere, senza indugio, entro e non oltre cinque giorni, all'immediato adeguamento alla legge, formalizzando la proroga dei titoli concessori al 2033, i concessionari avrebbero potuto programmare per tempo la stagione estiva e sarebbe venuta meno la necessità di proporre tutti questi ricorsi. Evitando, tra l'altro, l'esodo esborso economico da parte del Comune. Al Sindaco resta la responsabilità di non aver prestato orecchio, per tempo, alle molteplici istanze avanzate dagli operatori turistici: una colpa di cui dovrà farsi carico dinanzi a tutti i fasanesi».
di Redazione
27/03/2021 alle 05:55:09
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