GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE
Focus sulla violenza sulle donne con tutela, diritti e teatro
Con due eventi patrocinati dall'amministrazione comunale si è sensibilizzato sulla questione della violenza di genere

Fasano – Attraverso due eventi, sabato 27 e domenica 28 novembre, si è sensibilizzato sul tema della violenza sulle donne. Gli eventi, entrambi patrocinati dall'amministrazione comunale, si sono svolti al Teatro Sociale.
Il primo, sabato 27 novembre, organizzato dal Club Inner Wheel con la partecipazione di LAF, CIISAF, CAV, Assessorato alle Pari Opportunità, Presidio del Libro di Fasano ha visto affrontare il tema dal punto di vista giuridico e pratico.
A moderare la serata, il giornalista Dodi Mancini, che ha presentato i relatori incalzandoli con una serie di domande volte proprio a chiarire la situazione. Molto partecipata la serata, tanto che il Teatro Sociale era pieno, soprattutto di giovani, gli adulti di domani, segno tangibile che questo è un tema che deve affrontato senza distinzione di età.
A esporre la tematica l'avvocato penalista Antonio Maria La Scala; lo psichiatra e psicoterapeuta Franco Colizzi e la psicologa Anna Francioso, i quali hanno permesso di comprendere i meccanismi che portano una donna a denunciare le violenze e le fasi di protezione. Certo i numeri del 2021 non sono incoraggianti, anzi è emerso in maniera lampante come proprio la convivenza forzata durante la pandemia ha fatto aumentare i casi di violenza sulle donne. Se non si interviene molti di questi sfociano poi in femminicidi.
Una serata che ha visto i relatori illustrare la tematica numeri alla mano e soprattutto senza cadere in facili “frasi fatte” e banalità: attraverso i numeri e casi specifici. Si è dialogato sul numero importante di un femmicidio ogni due o tre giorni in Italia.
Domenica 28 novembre, un doppio appuntamento con lo spettacolo Glitter “VocInterROTTE - Storie di femminicidio” diretta da Teresa Cecere. L'esibizione ha visto andare in scena dieci donne, ognuna con la sua storia, con la sua voce per “dare vita” all'episodio che in realtà ne ha sancito la morte. Lo spettacolo, liberamente ispirato dal libro di Serena Dandini “Ferite a morte” è stato il frutto di un lungo percorso di laboratorio attoriale proprio sul tema, che “neanche il Covid ha fermato” come affermato da Teresa Cecere a fine spettacolo.
Le dieci donne coinvolte non sono attrici professioniste ma sono donne, madri, mogli, figlie come le donne che hanno portato in scena. Un grande plauso va fatto proprio a loro, le dieci protagoniste, che hanno fatto rivivere episodi di cronaca, noti e meno noti: Teresa Cecere, Patrizia Fumarola, Grazia Cucci, Katia Savoia, Pasquina Vinci, Alessandra Russo, Mariella De Mola, Cinzia Cupertino, Mary Maggi e Antonella Girolamo. A loro va la grande standing ovation che il pubblico ha donato a fine di ogni spettacolo.
Effettivamente la loro interpretazione, senza addentrarci in tecnicismi, è stata molto emotiva e non sono mancati gli occhi lucidi a fine spettacolo. Attraverso uno spettacolo teatrale si è parlato a tutte le età ed estrazioni sociali di femminicidio: le vicende raccontate, infatti, mettono in evidenzia che i “mostri” non fanno distinzione di classe di estrazione sociale, religione, istruzione. Se un uomo decide che la donna che “ama” è un oggetto, lei perde qualsiasi dignità diventandone vittima.
Ricordiamo il numero verde, disponibile 24 su 24, del Centro Anti Violenza attivo nelle città di Fasano, Ostuni e Cisternino, 800 688 791.
di Marica Mastrangelo
29/11/2021 alle 08:09:08
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