ATTUALITà
L’UTL in pellegrinaggio a Tindari per il Giubileo
Durante il Viaggio Culturale in Sicilia la locale Università ha vissuto particolari momenti di preghiera.

Fasano - Durante il Viaggio Culturale in Sicilia, dall'1 al 4 maggio scorso, i soci dell'UTL hanno fatto tappa anche a Tindari. Nel Santuario della Madonna nera, Chiesa Giubilare, hanno vissuto momenti di intense emozioni. Sono stati accolti da don Giuseppe e da Suor Maria. Don Giuseppe si è intrattenuto con i fasanesi, sottolineando che il 2025 è l'anno della speranza, della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della pace. Il Giubileo viene detto “Anno Santo”, non solo perché si inizia, si svolge e si conclude con solenni riti sacri, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita. “Don Giuseppe ha tratteggiato - afferma la presidente Palmina Cannone - un breve excursus storico a partire dal Giubileo del 1625 fino a quello odierno. Dopo quattrocento anni, il mondo non è cambiato: ancora guerre sanguinose dividono i popoli. Pertanto il Giubileo, ieri come oggi, si rivela una grande occasione per pregare e pacificare l'umanità”. Il parroco si è congratulato con l'associazione per essere intitolata “del Tempo Libero” che viene utilizzato dai soci per dedicarsi a studi, ricerche, arti anche artigianali, convegni, mostre, viaggi, momenti conviviali e di preghiera. Alla fine dell'ascolto della Santa Messa, la socia dell'Università Rosa Trisciuzzi ha coronato un suo sogno: dedicare alla Madonna il canto dell'Ave Maria. Attorniata dai soci, Rosa ha intonato “a cappella” (senza accompagnamento strumentale) il suo canto alla Madonna Nera di Tindari. Tutto intorno silenzio… centinaia di fedeli si sono fermati e hanno ascoltato estasiati. La commozione ha inondato i cuori degli astanti, salendo in alto fino a raggiungere la Vergine. Rosa continuava a cantare e i cuori si dilatavano… i corpi diventavano leggeri e venivano trasportati in una dimensione soprannaturale. Intorno volavano angeli dal mantello turchese, le mani dell'umanità si intrecciavano e poi si lasciavano per raccogliere rose bianche nel giardino dei santi da offrire a Maria. Un profumo celestiale inondava l'olfatto e il canto giungeva oltre i confini della terra. Rosa cantava, rapita da una forza sconosciuta, e i presenti avvertivano che qualcosa di divino era accaduto: un quid inspiegabile dolcemente aveva accarezzato il loro animo. Un miracolo? Per chi ha fede sì. Un lungo e sentito applauso ha rotto la magia del momento. Tutti avevano gli occhi umidi di lacrime e la Madonna? Sorrideva e benediceva il gruppo dell'UTL.
di Redazione
07/05/2025 alle 06:53:28
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