CITTADINANZA ATTIVA
A Pozzo Faceto nasce un comitato cittadino
Alcuni residenti della piccola frazione fasanese si sono uniti spontaneamente per tutelare gli interessi
FASANO - Giovedì 12 dicembre, un gruppo di residenti nella frazione di Pozzo Faceto, ha deciso di dare vita ad un comitato cittadino per la difesa dei diritti della frazione stessa. Tale comitato, battezzato con il nome "Comitatopozzo2013", è sorto spontaneamente con lo scopo di tutelare gli interessi degli abitanti e di promuovere e migliorare la qualità di vita del loro territorio.
Il comitato pertanto si propone lo studio e l'analisi del paese (nella sua realtà socio – economica, nella sua struttura urbanistica, nella sua tradizione storico – culturale) indirizzati alla rilevazione di problematiche che investono la frazione; di promuovere la conoscenza e una maggiore consapevolezza di tali problematiche tra i cittadini della frazione attraverso conferenze, dibattiti e inchieste; di promuovere dialogo e collaborazione con Enti, associazioni e altre rappresentanze.
La finalità è quella di rendere poi note le problematiche emerse alla Pubblica Amministrazione affinché si possa giungere alla risoluzione delle stesse e affinché la frazione possa essere fornita dei servizi che risultano carenti. Particolare attenzione è stata rivolta all'argomento Cavalca ferrovia. In base alle notizie in possesso degli intervenuti è stato fatto il punto della situazione: l'avvio dei lavori, nel luglio 2012 alla presenza dell'allora Presidente della Provincia Massimo Ferrarese, ad oggi non ha avuto seguito, nonostante fossero stati fissati in 400 giorni, quale termine per il completamento dell'opera pubblica. Partendo dalla considerazione che quella di Pozzo Faceto è un'importante strada di collegamento con la Statale 379 Bari-Lecce e tra le zone dell' entroterra quali Cisternino, Martina Franca, Taranto e la località balneare di Torre Canne, tutti i partecipanti sono stati concordi sull'importanza e sulla necessità di realizzare con una certa urgenza il Cavalca Ferrovia.
La riapertura del sottopasso, conseguente alla chiusura del passaggio a livello, rappresenta, infatti, solo un'alternativa alla viabilità da utilizzare in modo temporaneo, dal momento che, così com'è, presenta problemi di sicurezza. Anche la segnaletica di cantiere impiantata non risulta sufficientemente chiara; molti passanti finiscono in tortuose strade di campagna senza accorgersene e tanti camion sono costretti a ritornare indietro facendo manovre assurde e pericolose. Il problema principale è che, nonostante il passaggio a livello sia chiuso dal 18 settembre, i lavori di un' opera prevista e progettata da più di dieci anni non sono ancora stati avviati.
L'assemblea pertanto ha deciso di inviare al Sindaco una missiva per portarlo a conoscenza dell'istituzione del comitato e per chiedere un appuntamento con una delegazione in modo da ricevere notizie più precise sullo stato di avanzamento dei lavori dell'opera. Gli altri argomenti affrontati sono stati: il potenziamento della pubblica illuminazione, lo stato di forte degrado delle strade del paese e l'assenza di servizi come acqua e rete fognaria nelle zone periferiche. Per ultimo, non per grado d'importanza, si è affrontato il discorso della >rivalutazione di via delle Croci , che versa sempre più in uno stato di abbandono.
di Redazione
21/12/2013 alle 10:27:37
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