STORIA INCREDIBILE
Zia Caterina: una fata in giro per Fasano
Caterina Bellandi porta con se sorrisi e ottimismo: col suo taxi ha fatto visita all'associazione 'La Fontanella'
FASANO - A Firenze la conoscono tutti ma anche a Fasano, ormai, è di casa. Caterina Bellandi, in arte Zia Caterina, non passa certo inosservata. Il suo taxi, Milano 25, è coloratissimo, così come le sue vesti. Zia Caterina ha ormai solo uno scpo nella vita: far sorridere i bambini ammalati. Gira in lungo e in largo l'Italia e va per ospedali pediatrici. Lo fa dal 2001, da quando il suo compagno Stefano se l'è portato via un tumore. In punto di morte proprio quest'ultimo dice a Caterina: "Da oggi Milano 25 sarai tu". E lei diventa tassista. Dapprima come tanti altri ma nel 2002, sul taxi di Caterina, salgono Paolo e Barbara insieme alla loro figlioletta Costanza di tre anni. Fu proprio la piccola a scegliere "Milano 25" perché sul cruscotto c'era un enorme fiore e, chiacchierina com'era, raccontò a Caterina che aveva anche un fratello, Tommasino, ma che purtroppo era volato in cielo. Caterina viene a sapere che il bimbo era morto per un tumore cerebrale e che i genitori avevano dato vita ad una fondazione benefica per sostenere la ricerca sui tumori nell'infanzia, nonché la cura e l'assistenza dei piccoli colpiti da queste gravi patologie. La storia la coinvolge al punto che da quel giorno iniziò ad effettuare corse gratuite per l'ospedale pediatrico Meyer, a favore dei familiari e dei bambini malati di tumore. Quelli che Caterina chiama i "super eroi" e che lei fa dipingere sul suo taxi. Quei bambini diventano personaggi da fumetto, disegnati (da Karin Engman) come loro stessi si immaginano (una gattina, un delfino, un lupo, un istrice…).
Ognuno di loro ha il proprio particolare "super potere", tutti hanno quello di dare a Caterina (e a noi) una lezione di vita e la forza di andare avanti. Giorno dopo giorno, per le vie di Firenze il taxi allegro e inconfondibile, con i grandi disegni dei "super eroi" sulle fiancate, e, sui sedili, pupazzi, pelouche, palloncini e caramelle, con al volante Caterina, diventa sempre più famoso. Col suo sorriso diretto e sincero, coinvolge subito chi entra nel suo taxi. Eccentrica e irresistibile, Caterina tiene molto a far bene il suo lavoro di tassista: "onora il mandato" avuto dal suo compagno scomparso, ma soprattutto ama il suo lavoro perché le permette di entrare in contatto con le persone e i loro problemi. Nessuno sfugge all'atmosfera complice e allegra che riesce a creare. Sembra un'amica con cui confidarsi più che una taxista alle prese con lo stress del traffico. La sua capacità di ascoltare e capire le persone, anche nei pochi minuti di una corsa, lascia il segno.
A Fasano la si vede la prima volta il 16 giugno. Deve portare a compimento una delle sue missioni. Far conoscere ad alcuni bambini ammalati i giovani attori di Braccialetti Rossi. Ci riesce e sale anche sul palco. Poi è storia di oggi. Zia Caterina, col suo taxi, sceglie Fasano come meta per le vacanze ma anche in questo caso c'entrano i protagonisti di Braccialetti Rossi. Altri bambini sfortunati vogliono conoscere i loro idoli e lei si spende, con ogni forza, supportata da molti amici che ormai si ritrova nella nostra città. Ha anche fatto visita all'associazione "La Fontanella" a Selva di Fasano. La presidente Rosa Potenza è stata lieta di presentarla ai suoi ragazzi. E' stata a Ferragosto al Policlinico di Bari, nel reparto di oncoematologia e altre città e altri ospedali la attendono. Ieri (giovedì 28 agosto) ha partecipato anche alla manifestazione "Fasano per la Sla" dove si è sottoposta alla classica secchiata dell'Ice Bucket Challenge. Lei sorride sempre, ha una parola gentile per tutti, come una fata. Una ventata di colori per chi soffre e una lezione d'amore per tutti noi.
di Redazione
29/08/2014 alle 10:20:37
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