NOTA ESPLICATIVA
Trattamento rifiuti: lettera aperta di Giuseppe Angelini ai consiglieri regionali e provinciali fasanesi
L'assessore comunale all'Ambiente auspica un intervento dei referenti istituzionali locali e un loro impegno sulla questione
FASANO - Rifiuti: gioie (poche) e dolori (tanti) per un'Amministrazione comunale. Di questo settore si interessa, dato il suo ruolo di assessore allìambiente, Giuseppe Angelini che oggi (lunedì 17 novembre) ha inviato ai consiglieri regionali e provinciali fasanesi Fabiano Amati, Antonio Scianaro, Grazia Neglia e Bebè Anglani una lettera aperta, in riferimento al ciclo rifiuti, sul sistema impiantistico provinciale del trattamento.
"Gentili Consiglieri regionali e provinciali fasanesi scrive Angelini -, da mesi, delegato dal nostro Sindaco, rappresento il comune di Fasano in seno al cosiddetto OGA, Organismo di Gestione di Ambito, praticamente l'organo costituito dai venti comuni della provincia di Brindisi che, sotto la presidenza del comune capoluogo, governa il tema della rete impiantistica di trattamento dei rifiuti in ambito provinciale, come stabilito dalla LR 24/2012. Svolgendo questa attività, avverto la necessità di rappresentarvi la grande delicatezza del momento per il tema in oggetto, in considerazione dell'impatto che talune criticità potrebbero avere in futuro sui cittadini (disagi, incremento della tassazione, rischi sanitari). Prima ancora che come politici, come concittadini conoscete bene la situazione che sta vivendo Fasano con riferimento al sistema di raccolta attivato nel 2013. Situazioni simili stanno vivendo altre cittadine brindisine e altre fanno invece i conti con valori molto alti dell'ecotassa. Ebbene, la convenienza di tali nuovi sistemi di raccolta (tra tutti il cosiddetto porta a porta spinto, ma non solo) è fortemente dipendente dalla presenza di un efficace sistema impiantistico di trattamento che su scala provinciale deve trovare una sua consistenza. Di cosa si tratta. Mi riferisco al complesso di impianti industriali che sono necessari affinché la materia raccolta (meglio parlare di materia e non di rifiuto) possa essere idoneamente trattata portandone la massima parte a nuova vita (la cosiddetta materia prima seconda), recuperando energia dalla parte non recuperabile in altro modo e conferendo in discarica solo la minima parte restante. I nomi di questi impianti sono biostabilizzatore, impianti di compostaggio, sistemi di recupero energetico, discarica.
Ritengo - continua l'assessore Angelini - che la politica non possa sottrarsi alla responsabilità di parlare di questi “oggetti” ai cittadini, spiegare le implicazioni connesse, mediare le esigenze, svolgere il suo ruolo “alto” di contemperazione degli interessi. Deve avere il coraggio di parlare del “se”, “come”, “dove” fare questi impianti, guardando la realtà del nostro territorio e gli altri territori in cui questi impianti sono una realtà. Nella prossima primavera quasi metà dei comuni della provincia saranno chiamati alle urne, in contemporanea con le elezioni regionali. Il rischio forte che potremmo correre tutti è che le legittime ragioni di conseguire consenso mettano in secondo piano la necessità di una discussione profonda e trasparente su vantaggi e svantaggi delle soluzioni prospettabili, discussione non semplice, me ne rendo conto, ma forse non eludibile. Credo che i cittadini della provincia di Brindisi non possano permettersi di attendere un altro anno per vedere affrontati alcun nodi non risolti. Forse, e questo è un mio personale pensiero, credo che bene farebbe alla politica brindisina nel suo complesso determinare un cambio di passo sul tema rispetto alle scelte possibili, perché sono necessarie delle scelte. Io non so quali siano le scelte migliori, ma sono certo che in questo campo l'assenza di scelta è di certo la scelta peggiore.
L'assenza di scelta è certamente - va avanti il giovane amministratore - la peggiore che si possa fare rispetto alla tutela dei cittadini, già fortemente sollecitati dal maggiore impegno richiesto per i nuovi sistemi di raccolta che si stanno implementando per ridurre il conferimento in discarica; la peggiore scelta rispetto alla possibilità di mettere in campo soluzioni che effettivamente rendano concorrenziale la raccolta differenziata; la peggiore scelta rispetto alla esigenza di favorire almeno una parte di impiantistica pubblica per non essere sotto lo scacco del privato in un ambito in cui evidentemente la materia (in particolare l'organico e l'indifferenziato) ha particolari caratteristiche; la peggiore scelta rispetto alla possibilità di governare il processo di insediamento degli impianti privati che intervengono dove non c'è privativa; la peggiore scelta perché mette indirettamente a rischio la tenuta degli equilibri di bilancio dei comuni già fortemente in difficoltà per altre ragioni. Conoscendo la vostra sensibilità ai problemi dei cittadini e del territorio che rappresentate politicamente nei vari consessi, con questa mia lettera aperta voglio, da concittadino e assessore del nostro comune impegnato sull'argomento, chiedere il vostro concreto impegno a riguardo offrendo nel contempo la mia totale disponibilità per ogni opportuno approfondimento e chiarimento vorrete avere o iniziativa vorrete stimolare".
di Redazione
17/11/2014 alle 11:53:12
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