OPERAZIONE CARABINIERI
Sequestrate a Fasano duemila tonnellate di olio d'oliva
I Carabinieri del Nas di Taranto hanno ritirato il prodotto da un'azienda olearia fasanese perché trattato in maniera inadeguata
FASANO - Maxi sequestro di olio d'oliva nel Fasanese da parte dei Carabinieri del Nas di Taranto: sono duemila le tonnellate di "oro verde" ritirate dal nucleo sanitario per essere sottoposte a verifiche accurate ed esaminare che il prodotto non sia stato trattato in modo inadeguato. Il valore complessivo è di 6 milioni di euro ed è stato rilevato che l'olio d'oliva, destinato a finire a tavola, era conservato in maniera anomala.
I militari dell'Arma, insieme agli ispettori della repressione frodi, hanno effettuato numerosi controlli in frantoi della provincia di Brindisi, analizzando i campioni del prezioso prodotto. Nel Comune di Fasano è stato scoperto che l'olio alimentare era stoccato in cisterne prive di autorizzazioni, che non avevano i requisiti igienico-sanitari: conservato male, insomma, con modalità tali da non rispettare la precisa normativa in vigore. Dopo l'apposizione dei sigilli all'azienda coinvolta, la Asl, a scopo cautelativo, ha emesso provvedimento di sospensione dell'attività.
L'olio alimentare sarà analizzato: qualora dovesse superare i test sulla qualità, nonostante le irregolarità rilevate, potrà essere immesso nel circuito alimentare, una volta ottenuti tutti i permessi amministrativi. Una cattiva pubblicità, comunque, per la terra degli ulivi, dove l'olio d'oliva è il prodotto capitale dell'economia del territorio.
di Redazione
24/01/2015 alle 12:26:31
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