EMERGENZA CORONAVIRUS
Fasano: pochi arrivi alla Stazione nei primi giorni della Fase 2
Gli ingressi in città con il trasporto su rotaia sono stati appena sette. In Puglia se ne registrano 2035
FASANO - Che con l'inizio della Fase 2 ci siano stati nuovi ingressi in Puglia da altre regioni è innegabile, 2035 quelli registrati fino all'ultimo aggiornamento effettuato ieri, 5 maggio 2020, alle ore 19. La paura più grande di tutti i cittadini è quella di un nuovo esodo proveniente dal nord che potrebbe causare un nuovo incremento dei casi, con una conseguente retrocessione alla Fase 1. La paura non è certamente tramontata ma, per ora, sembra che tutto prosegua con le dovute precauzioni e soprattutto senza grandi masse che si mobilitano.
A Fasano qualcuno potrebbe certamente avere da ribattere circa la totale assenza di controlli dinanzi agli scali ferroviari cittadini (Fasano e Pozzo Faceto), differentemente da quanto accaduto lo scorso 8 e 9 marzo quando gli agenti di Polizia Locale, assieme ai volontari di Croce Rossa Italiana, censivano i vari ingressi dalle regioni settentrionali, dall'alba fino a notte fonda.
Attualmente, però, le entrate nella nostra città risultano davvero di piccola entità, così come constatato dalla redazione di Osservatorio. Durante le giornate di lunedì 4 e martedì 5 maggio abbiamo tenuto d'occhio la stazione ferroviaria e gli ingressi in città da parte di cittadini provenienti da altre regioni sono stati appena sette: tre il primo giorno, quattro il secondo. Trenitalia per ora ha previsto un'unica tratta per la Puglia, il Frecciargento Roma Termini- Lecce (con scalo a Bari centrale alle ore 20.16), per cui diventa molto facile riuscire a monitorare gli spostamenti.
I controlli messi in campo dalla Polizia Ferroviaria sono davvero molto serrati, così come ci ha riferito un giovane fasanese appena sceso allo scalo ferroviario cittadino: «Sono partito da Milano centrale dove, prima di poter salire in carrozza, ho compilato l'autocertificazione e mi hanno misurato la temperatura corporea. Le stesse procedure le ho ripetute sia alla stazione di Roma Termini, dove ho effettualo lo scalo, che a quella di Bari centrale, per poi poter prende il treno regionale che mi portasse a Fasano». Una studentessa fasanese ci ha, invece, raccontato dettagliatamente le procedure di controllo svolte nella stazione di Bari centrale: «Nonostante fossimo già stati controllati prima di partire, scesi a Bari il personale di Trenitalia e la Polfer ci hanno gentilmente chiesto di uscire all'esterno della stazione per poter effettuare tutti i controlli e compilare le autocertificazioni per poi rientrare in stazione e prendere il treno regionale che potesse portarmi finalmente a casa».
È ovvio come ora questi concittadini dovranno rispettare le regole sancite dall'ordinanza n.214/2020 del Presidente della Regione Puglia che ha disposto, per le persone rientrate in Puglia da altre regioni, l'obbligo di restare in isolamento fiduciario a casa per 14 giorni soggiornando continuativamente nel proprio domicilio, abitazione o residenza.
Appare, quindi, chiaro come la situazione sia ben controllata da parte delle forze dell'ordine ma certamente non è possibile pensare che la battaglia sia ormai finita. Molti treni registrano il tutto esaurito, così come alcune linee bus. Diventa ancora più difficile, poi, controllare chi fa ingresso in regione con un mezzo proprio.
Ora, però, è necessario non cadere nella grande tentazione di insultare, apostrofare con termini poco consoni e mettere alla gogna mediatica coloro che hanno scelto di tornare dai propri affetti, dopo due lunghi mesi di totale isolamento. Ormai troppo spesso, in questo Paese, i leoni da tastiera sono sempre pronti a denigrare chi la pensa diversamente.
di Mattia Arconzo
05/05/2020 alle 23:31:37
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