Operazione Terra Silvana: in appello ridotte le pene agli imputati fasanesi

FASANO – Pene ridimensionate in appello per i fasanesi arrestati, nel 2008, nel corso dell'operazione “Terra silvana” condotta e portata a termine dai Carabinieri della compagnia di Fasano che portò il Gip del Tribunale di Brindisi, dott.ssa Antonia Martalò, a emettere 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 3 ai domiciliari. La vasta operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi portò in carcere Giuseppe De Silvio, 43enne di Mola di Bari, Marco Pistoia, di 38 anni, Domenico e Giuseppe Fanizza rispettivamente di 26 e 43 anni, Antonio Nistri, di 35 anni, Massimo Toma di 31 e Arcangelo Crescenza, tutti di Fasano. Vennero disposti invece gli arresti domiciliari per tre persone: Giacomo Argento, di 25 anni, Francesco Girolamo, 20 entrambi di Fasano e di Giovanni Potenza, 35enne di Torre Canne. Erano tutti accusati a vario titolo di numerosi furti, estorsioni, ricettazioni, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione abusiva di una pistola.

In primo grado i giudici non furono teneri ma giovedì scorso (14 febbraio) la Corte d'appello ha ridimensionato decisamente le pene. Arcangelo Crescenza, condannato a 8 anni di reclusione, si è visto ridurre la pena a 3 anni e 4 mesi; Luciano Sabatelli da 5 anni a un anno r due mesi; Marco Pistoia da 4 anni a 3 anni e 8 mesi; Domenico Fanizza da 10 a 9 anni. Assolti, in appello, Massimo Toma (condannato in primo grado a 2 anni) e Antonio Nistri (precedentemente condannato a 2 anni e 20 giorni). Mollti degli imputati, una volta lette le motivazioni, potrebbero anche ricorrere in Cassa<ione per vedersi ancora eventualmente ridurre la pena.