NOVITà EDITORIALE
Il carismatico Luca Bianchini appassiona Fasano con 'Dimmi che credi al destino'
L'autore ha incontrato il numeroso pubblico ieri, lunedì 15 giugno, per merito del 'Salotto delle arti' di Lorenza L'Abbate

FASANO – Bastano poche righe per innamorarsi delle storie scritte da Luca Bianchini. Perché lo scrittore, di origini torinesi ma visibilmente innamorato della Puglia, riesce sempre a regalare emozioni vere nelle pagine dei suoi libri, affidandole a persone e luoghi cari a lettore, che finisce per sentirli vicini a sé, al suo cuore e ai suoi pensieri. Il suo ultimo romanzo, Dimmi che credi al destino (Mondadori) è l'ennesima conferma del suo modo di raccontare: amicizia, amore, speranza, coraggio e forza si fanno strada tra le tante difficoltà di personaggi che, tra i problemi e gli imprevisti della vita, cadono e si rialzano. Merito anche del destino, grande protagonista del nuovo volume di Bianchini. L'autore, per iniziativa del “Salotto della Arti” di Lorenza L'Abbate, ha incontrato il numeroso pubblico fasanese nella serata di ieri (lunedì 15 giugno), nella caratteristica cornice del pub “Ciporti”, ai Portici delle Teresiane.
«Luca ha la capacità di raccontare la vita come pochi, di tratteggiare la sensibilità e la creatività delle donne – ha ribadito la giornalista Annamaria Minunno, che ha intervistato lo scrittore –. Il suo è un racconto di vita e di vite incastrate l'una all'altra sul filo del ricordo». Dimmi che credi al destino è un viaggio sotto il cielo di Londra (zona Hampstead), quello che “sembra fatto per raccontare l'amore” e che, dall'alto, continua a spiare la sorte di Ornella, dei suoi compagni d'avventura e dell'Italian Bookshop da lei diretto, purtroppo a rischio chiusura. Fatti e persone reali hanno toccato l'animo e l'entusiasmo di Bianchini, deciso a contribuire alla salvezza di un posto speciale dove anche i pesci rossi Russel & Crowe trasmettono la passione per la lettura.
Ornella, 55enne italiana fuggita nella capitale inglese per ricominciare dopo un'infelice parentesi esistenziale, ha ben chiaro l'obiettivo: “La libreria mi ha salvato. Io devo salvare la libreria”, si ripete. La sua dipendente Clara, vedova troppo rigorosa che spesso le causa disagio, non ha soluzioni a riguardo. Fortunatamente Mr George, un anziano inglese a cui confida le sue avventure su una panchina al parco, la incita a sconfiggere la paura e a combattere. Ed è così che Ornella pensa a Patti, la sua migliore amica, una donna ossessionata dalle scarpe e dalla vecchia zia Lucrezia, milionaria ma troppo parsimoniosa. Sarà proprio Patti a trovare la risposta a tutti i guai, una risposta che porta il nome di Diego, il giovane ragioniere napoletano impiegato a fare barba e capelli in un negozio nei paraggi della libreria. Anche il ragazzo, fresco e di bell'aspetto, trova tra i libri un sollievo alle sue pene d'amore e alla solitudine metropolitana. L'originale invenzione del “tarallo con l'autore” per presentare l'esordiente scrittrice pugliese Lorenza L'Abbate (figura che omaggia la vera Lorenza, amica di Bianchini, ndr) schiarisce solo momentaneamente la tempesta abbattutasi sulla libreria. Una questione irrisolta costringe Ornella a tornare in Italia, tra Verona e la Toscana, ovviamente con la sua più fidata amica Patti, il “faro che ti dice dove andare quando non ti accorgi di essere nella tempesta”. Con il suo aiuto anche lo scoglio più difficile, quello che riporta a galla brutti ricordi di un passato diverso, appare sormontato. Alla fine, la protagonista scoprirà che il destino è intervenuto nella sua storia, portandole l'amicizia, l‘amore con il suo raffinato vicino di casa Bernard, la forza di lottare per quello in cui crede. Luca Bianchini presenta così una storia divertente e commovente che, tra realtà e finzione, appassiona il lettore, in particolar modo dopo il privilegio di sentirlo parlare dal vivo, con il suo modo di raccontare brillante, quasi scanzonato, ironico e sognatore.
La serata fasanese, confermatasi di grande successo, ha visto anche la presenza della editor dell'autore, Joe Terekiev. Particolarmente entusiasti si sono dimostrati i ragazzi del liceo “Leonardo da Vinci” e i loro insegnanti che hanno partecipato all'evento. E chissà se in futuro anche Dimmi che credi al destino possa portare i suoi protagonisti al cinema, come Io che amo solo te, penultimo successo firmato dal vulcanico Luca, in questi giorni in fase di lavorazione tra Polignano e altre incantevoli locations pugliesi, per la regia di Marco Ponti, con Michele Placido, Mariapia Calzone, Laura Chiatti, Riccardo Scamarcio ed Eva Riccobono.
di Angelica Sicilia
16/06/2015 alle 03:41:27
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