APPUNTAMENTO CONSOLIDATO
La Scamiciata esalta le celebrazioni per i santi patroni di Fasano
La parata storica, che si svolge da quasi quarant'anni, ha attirato nel centro cittadino migliaia di visitatori provenienti da ogni dove
Foto Chicco Saponaro
FASANO – È l'appuntamento che raccoglie maggiore interesse, curiosità e affluenza e che custodisce in sé il senso dell'intera festa patronale: la Scamiciata è l'elemento distintivo delle celebrazioni per i santi patroni di Fasano. L'imponente evento si è svolto ieri pomeriggio (sabato 24 giugno) con la regia del comitato “Giugno fasanese”, che ha curato le iniziative folcloristiche dei giorni scorsi ma soprattutto ha provveduto alla puntuale organizzazione della parata storica che attira visitatori da ogni dove. Ad aprire la sfilata è stato il gruppo dei “Timpanisti Nicolaus Barium” di Bari, nato per ricordare, con le loro percussioni travolgenti e impetuose, la gioia della traslazione delle reliquie di san Nicola da Myra a Bari; subito a seguire sono comparsi i figuranti dei Comuni ospiti: Maruggio, in provincia di Taranto, Corciano, in provincia di Perugia, e Tollo, in provincia di Chieti.
Fondamentale la presenza, come ogni anno, dei corregionali che condividono l'attaccamento alla tradizione e una certa parte di storia: “Il corteo del Balì Carafa” di Putignano e il gruppo di sbandieratori “Rione Castello” di Carovigno. Notevole sin dalla parata l'energia del gruppo folk “I Figli di Lauro” di Sessa Aurunca (provincia di Caserta), sposatasi perfettamente con la gioia tipica delle danze e dei canti folcloristici dei “popolani” fasanesi. Proprio la rappresentanza della città di Fasano formava il gruppo più nutrito, composto da dame e cavalieri, uomini dotti, plebei e anche tanti bambini, insomma una vivace espressione di quello che era un borgo provinciale. Tra carrozze e cavalli, vecchie carriole e una nave del trionfo, il lungo serpentone ha percorso viale della Resistenza, via fratelli Rosselli, viale De Gasperi, via Nazionale dei Trulli, viale della Resistenza, le vie san Francesco, Piave e Cenci, corso Vittorio Emanuele, le vie Egnazia e Roma, corso Garibaldi per chiudersi in piazza Ciaia.
Una fiumana di spettatori ha accolto l'arrivo della Scamiciata assistendo al passaggio delle chiavi della città dalle mani dei figuranti (che le hanno simbolicamente ricevute ieri dal sindaco Francesco Zaccaria) a quelle del presidente del comitato “Festa patronale” Giuseppe Ancona, tornato a donarle ai santi patroni la Madonna di Pozzo Faceto e san Giovanni Battista, un gesto che avrebbe dovuto compiere l'attore Raoul Bova se solo non avesse dato forfait all'ultimo minuto. Ma per rendere unica e suggestiva una manifestazione assodata come la Scamiciata non serve un grande nome: basta la buona volontà, la pazienza e l'attenzione che gli organizzatori spendono in questa grandiosa rievocazione.
A ravvivare la serata, sul palcoscenico allestito in piazza Ciaia, è stato lo spettacolo “Ritmi e suoni del Mediterraneo” con protagonisti i gruppi folk “I Figli di Lauro” di Sessa Aurunca (provincia di Caserta) e “I Maggiaioli” di Accettura (provincia di Potenza). Motivo di orgoglio la partecipazione della scuola fasanese di danze orientali “Yalla Dance”. Il repertorio proposto ha abbracciato balli di corteggiamento, canti popolari, tarantelle e ballate folcloristiche, caratterizzate da allegria e sensualità a tema. Incantevoli i vestiti usati dai danzatori, in perfetta corresponsione con il sentimento rappresentato.
di Antonella Argento
25/06/2017 alle 02:29:29
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