PRESENTAZIONE LIBRI
Walter Veltroni e la sua isola felice lontano dalle poltrone politiche
L'ex sindaco di Roma ha parlato del suo ultimo romanzo, "L'isola e le rose", una storia vera che l'esponente politico ha raccontato
FASANO – Il gazebo del ristorante “Il Fagiano”, a Selva di Fasano, si è trasformato in salotto letterario per un ospite d'eccezione: Walter Veltroni. L'ex sindaco di Roma, ieri (lunedì 15 ottobre), nel suo lungo e variegato tour nel Brindisino, ha fatto tappa anche sulle colline fasanesi. Veltroni era stato invitato dall'associazione culturale Centro Studi “Valerio Gentile”, per presentare il suo ultimo romanzo: “L'isola e le rose”. Ma neppure gli organizzatori (Nicola Gentile, Antonietta e Margheirta Latorre), quando tempo fa decisero di invitare l'onorevole del Partito Democratico nell'ambito delle iniziative culturali denominate “Incontri d'autunno”, avrebbero potuto immaginare che il loro ospite sarebbe stato, in quella tale data (cioè ieri), l'uomo del giorno dal punto di vista politico. E così ecco che oltre i cultori della letteratura romanzesca veltroniana, la sala si è riempita di giornalisti, fotografi, cameraman e anche spettatori curiosi di sentire, magari, qualche altra esternazione di carattere politico da parte del parlamentare.
Chi si aspettava un Veltroni polemico o magari fine disquisitore delle vicende politiche delle ultime ore è rimasto deluso. Con il solito garbo che lo contraddistingue ha rilasciato alcune interviste ad inizio serata e poi si è dedicato completamente alla platea e ha parlato solo del suo libro. «La mia è una scelta personale maturata tanto tempo fa – ha detto ai giornalisti in riferimento alla sua non ricandidatura alle prossime politiche -. L'annunciai da Fazio nel 2006. Dissi che quando fosse finito il mio secondo mandato di sindaco, cosa che doveva avvenire nel 2011, io non avrei continuato a far politica professionalmente. Poi sono stato candidato alla Presidenza del Consiglio per cui il mio mandato parlamentare finisce nel 2012 per cui corrispondo a quell'impegno. Ho sempre pensato che non dovessi fare per tutta la vita un'esperienza di politica professionale. Ma questo non vuol dire smettere di fare politica. Infatti sono contento di come i giornali hanno reagito, colpito e commosso dalla quantità immensa di messaggi che ho avuto, di testimonianze e di telefonate. Spero che questo gesto possa aiutare a ridare fiducia nella politica. Nel senso che non necessariamente la politica si deve fare in Parlamento. Si può fare anche fuori e io cercherò di combattere per le ragioni per cui ho sempre creduto fuori dal Parlamento. Niente di straordinario. Non mi piace il termine “rottamazione” e la sua violenza. E' un termine che ha dentro di se l'idea che le persone sono degli scarti. E invece stiamo parlando di persone che rappresentano un valore e una risorsa e ciascuno di loro farà la scelta che riterrà più giusta e il partito farà la scelta che riterrà più giusta confermandoli o no. Io ho detto ora la mia scelta perché siamo a fine legislatura e mi sembrava il momento giusto».
Intervistato dalla giovane scrittrice Cristina Mosca (vincitrice del premio di narrativa “Valerio Gentile” nel 2005) Veltroni ha parlato della storia narrata nel suo libro, «di quest'isola che fu costruita negli anni '60 in Italia al largo delle coste di Rimini. E' una storia vera che io ho trasformato in un romanzo. La storia di 4 ragazzi riminesi che decidono di dar vita a questa utopia che poi verrà distrutta dalla burocrazia ma che comunque ha un valore in quanto realizzazione di un sogno. Era un'idea che sembrava impossibile e che invece si è realizzata». I fasanesi, così, hanno rispettato in toto la discrezione sugli argomenti politici dell'illustre ospite che ha ricordato anche come da 15enne abbia trascorso le vacanze estive nell'Hotel sierra Silvana, proprio alla Selva. «Posso dire di essere stato fasanese per qualche settimana» ha sottolineato strappando un applauso divertito alla platea. Tanti i giovani ad ascoltarlo. Giovani, molti dei quali impegnati in politica, proprio nel Partito Democratico, che hanno sempre apprezzato le doti di Veltroni. E a salutarlo, poi, colui che viene considerato il leader del Pd fasanese anche se la sua storia politica lo ha dirottato in ambiti più importanti: l'assessore regionale Fabiano Amati. Un'atmosfera distesa e confortevole che ha visto tanta gente fare la fila per ottenere la personalizzazione della copia del libro a cui Veltroni si è sottoposto volentieri senza far mancare un sorriso e una stretta di mano.
di Alfonso Spagnulo
16/10/2012 alle 01:18:30
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