NOTA POLITICA
Fratelli d'Italia: 'Ci sono candidati sindaco a Fasano che fanno a gara a chi la spara più grossa'
Il responsabile locale del partito polemizza su alcune dichiarazioni rilasciate da Francesco Zaccaria e Giacomo Rosato
FASANO - Comincia ad inasprirsi la campagna elettorale anche sui proclami che vengono fatti dai vari candidati. Ed ecco che il responsabile locale di Fratelli d'Italia (partito che sostiene Lello Di Bari), Francesco Fiera, con unna lunga nota, punta il dito su alcune questioni sollevate da Francesco Zaccaria e Fiacomo Rosato.
"In questi giorni frenetici di campagna elettorale - si legge nella nota di FdI - ci si accorge pure che si fa a gara a chi la spara più grossa. Giorni fa è capitato di vedere un post del candidato sindaco Francesco Zaccaria che, tra l'altro, sul suo profilo abbinava la foto del Programma Comunitario "Horizon 2020" Non contento ha trasformato il post in un comunicato stampa per i media locali. Detto ciò riprendiamo dal termine confusione e polemica, “Mentre gli "altri" (confusi, come sempre) fanno polemica noi parliamo di programma” così recitava l'articolo del candidato sindaco Zaccaria. Infatti, non essendo costume dello scrivente nè l'arte delle polemiche e tantomeno si vuole creare confusione, soprattutto perché la materia della amministrazione pubblica e delle politiche comunitarie non è cosa semplice, assolutamente scevro dal voler manifestare presunzione ed arroganza professionale, corre l'obbligo di fornire alcuni semplici dettagli alla cittadinanza, invitando il candidato Sindaco Zaccaria a farsi erudire, circa le materie affrontate nell'articolo, da tecnici di eccellenza professionale in modo da non poter esser smentito, non solo a parole ma con documentazione probante, quali le linee guida, i regolamenti e le norme di attuazione, inerenti i programmi europei, o ancora più specificatamente in materia di amministrazione pubblica, ove tutti gli atti seguono delle procedure ben definite (delibera, determina, convenzioni, contratti) con terminologie tecnico legali appropriate, di uso e consuetudine nella pubblica amministrazione, il riferimento è “alla clausola salvo buon fine”, che affronteremo in seguito.
Horizon 2020 - continua Fiera - è lo strumento finanziario di attuazione di “Unione dell'Innovazione”, un'iniziativa faro della strategia Europa 2020 volta a difendere (garantire) la competitività globale dell'Europa. Con un budget di 80 miliardi di euro, il nuovo programma per la ricerca e l'innovazione dell'UE è la spinta per la creazione di nuova crescita e nuovi posti di lavoro in Europa. Horizon 2020 è stato creato per attuare la strategia di crescita dell'UE per il prossimo decennio, la cosiddetta Europa 2020, secondo cui l'Europa dovrà basarsi su un'economia intelligente, sostenibile e inclusiva. Queste tre priorità dovrebbero aiutare l'Unione e gli Stati membri a raggiungere alti livelli di occupazione, di produttività e di coesione sociale. In concreto, l'Unione si è data 5 ambiziosi obiettivi da raggiungere entro il 2020: occupazione, innovazione, istruzione, inclusione sociale, clima/energia. Horizon 2020 è un unico programma che mette insieme tutte le attuali linee di finanziamento nel campo della ricerca e innovazione della passata programmazione (2007 -2013) quale: Settimo Programma Quadro di Ricerca (7° PQ), Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP), Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (IET) . I tre obiettivi principali di Horizon 2020 sono: 1) Exellent science, volto a garantire il primato dell'Europa nel settore scientifico a livello mondiale; 2) Industrial Leadership, diretto a sostenere la ricerca e l'innovazione dell'industria europea, con una forte attenzione verso le tecnologie abilitanti e gli investimenti a favore delle piccole imprese. 3) Societal challenges, per Risorse destinate ad affrontare le grandi sfide globali nei settori: • della Salute e del cambiamento demografico e benessere; • della sicurezza dell'alimentazione, agricoltura sostenibile, bio-economia; • dell'Energia sicura, pulita ed efficiente; • dei Trasporti intelligenti, “verdi” e integrati delle azioni climatiche ed efficienza delle risorse ( incluse materie prime) per una Società inclusiva, innovativa e sicura.
L'obiettivo di Horizon 2020 - va avanti Fiera - è quello, quindi, di promuovere i settori della ricerca e sviluppo su scala europea e mondiale, rimuovendo gli ostacoli all'innovazione e rendendo più facile per il settore pubblico e privato lavorare insieme al fine di raggiungere questo obiettivo. Il programma è aperto a tutti e presenta una struttura più semplice del precedente programma di ricerca e innovazione, grazie ad una burocrazia e alle tempistiche ridotte che permetteranno ai partecipanti di accedere più facilmente ai finanziamenti e concentrarsi su ciò che è veramente importante per la realizzazione dei loro progetti. Piccole e Medie Imprese, Università, Aziende attive nel settore tecnologico, Istituti di ricerca, ricercatori singoli o affiliati a soggetti pubblici o privati possono partecipare al programma. Qualsiasi impresa, università, centro di ricerca o qualsiasi altro soggetto giuridico, stabilito in uno Stato membro, in un paese associato o in un paese terzo, può partecipare ad un'azione indiretta a condizione che soddisfi le condizioni minime di partecipazione. Devono partecipare almeno 3 soggetti giuridici, ognuno dei quali dev'essere stabilito in uno Stato membro o in un paese associato; in nessun caso 2 di questi soggetti giuridici possono essere stabiliti nello stesso Stato membro o paese associato; tutti e 3 i soggetti giuridici devono essere indipendenti l'uno dall'altro. Al momento ci sono 29 calls aperte e come si evince da quanto su riportato il programma riguarda prioritariamente l'eccellenza scientifica, industria e PMI, e studiando le linee guida, il pubblico è inerente prevalentemente le Università, i centri di ricerca, le industrie e le PMI innovative, nonché quelle amministrazioni pubbliche con un elevata presenza demografica. Alcune calls, approfondendo, sono di scadenza ravvicinata tra maggio e settembre 2016, poche tra ottobre 2016 e gennaio 2017, ed anche la tipologia delle priorità su cui presentare i progetti è molto varia e altamente scientifica. In parole povere, in nessuna call il Comune di Fasano potrebbe prendere parte e/o partecipare ai bandi di Horizon 2020.
A questo punto - si legge nella nota di Fratelli d'Italia - ci sarebbero tante domande da richiedere al Candidato Sindaco, tra le tante, tralasciando il Programma Horizon 2020, chiedo: Come vorrà strutturare il team di lavoro progettuale? Quali e quanti professionisti dovranno operare all'elaborazione dei progetti? A quali programmi vuole partecipare? Sperando di non imbattersi in qualcos'altro di improponibile come Horizon 2020. Ed ancora, trattandosi di eccellenza, lui crede che il salvo buon fine sarà applicabile a professionisti di questo livello e nel caso così fosse, come farà a procedurizzare il loro intervento esterno, senza trascurare il patto di stabilità, la corte dei conti e tenendo presente le varie sentenze dei Tar e del Consiglio di Stato? Ad ogni buon conto, per approfondire l'argomento de quo, basta rivolgersi al signor Google ed andare a studiare la materia, ma attenzione dice un vecchio proverbio che “Pulcinella a salire e scendere le scale del tribunale si sentì avvocato”. Assodata la parte Horizon 2020 e Politiche Comunitarie, sul quale potrei proporre un confronto con documenti alla mano, passo a trattare la parte della dichiarazione “L'idea, quindi, è quella di creare una short list di esperti per la progettazione applicata a bandi europei, nazionali, internazionali e regionali a costo zero per l'Amministrazione grazie alla clausola 'salvo buon fine', e finalizzata al reperimento di fondi per progetti rivolti alla comunità. Gli esperti saranno compensati dai finanziamenti ottenuti grazie alla loro attività di progettazione».” Assunto che il salvo buon fine o il costo zero nella Amministrazione Pubblica non esiste e in tal senso basta consultare le varie sentenze dei Tar e del Consiglio di Stato e gli orientamenti forniti dalla Corte dei Conti in casi simili. Tantomeno, queste possibilità, sono previste in Leggi, Regolamenti e Linee Guida dell'Unione Europea che legifera e regolamenta sia sull'utilizzo dei Fondi, siano Fondi Diretti (quali quelli di cui parlato precedentemente) o Fondi Indiretti (quelli i cui bandi sono di emanazione di Ministeri o della Regione). Il candidato Sindaco si è posta la solita domanda, appurato che la materia in argomento è molto delicata e di elevata specializzazione, del come strutturare nel modo più efficace ed efficiente un team esterno da affiancare ai pubblici funzionari? Questo team o struttura di esperti dovrebbe essere snella, efficiente e moderna in grado di favorire i processi di integrazione politica, legislativa, economica e sociale del Comune con l'Unione europea. Informare, orientare e sensibilizzare i cittadini alla conoscenza di normative, politiche e programmi comunitari. Quindi, gli esperti, saranno chiamati ad offrire nel tempo, informazione, consulenza, orientamento, assistenza, formazione ed animazione, mettendo a disposizione materiale informativo gratuito, documenti in consultazione libera oltre all'accesso a banche dati e siti Internet sull'Europa. La struttura dovrebbe svolgere una funzione di informazione e di orientamento sulle normative e le politiche comunitarie promuovendo a livello locale la cultura dell'integrazione europea e lo sviluppo economico del territorio continentale. Essa dovrebbe curare i rapporti intra ed extra istituzionali con gli Assessorati comunali, le Istituzioni Comunitarie, Nazionali, Regionali, Provinciali e con le altre realtà informative di pari opportunità (Uffici Europa - Europe Direct, Europe Enterprise Network, CDE, Eurodesk), nonché con Associazioni di categoria, Ordini Professionali, Università, Associazioni culturali ed Istituti Finanziari. In particolare, l'informazione e l'orientamento dovrebbe riguardare: • Legislazione e politiche dell'UE • Fondi strutturali • Programmi comunitari • Programmi ministeriali • Programmi regionali Gli Esperti dovrebbero operare per permettere all'Ente di conoscere ed utilizzare le opportunità finanziarie offerte dall'Unione Europea, attraverso: • la definizione di procedure amministrative che facilitino la partecipazione del Comune a programmi ed iniziative europee; • il coordinamento organizzativo e amministrativo per la presentazione e gestione dei progetti elaborati dai diversi settori dell'Ente; • l'individuazione dei finanziamenti comunitari, nazionali e regionali e programmazione degli interventi del Comune; • l'assistenza tecnica ai Settori dell'Ente nelle fasi di presentazione e di attuazione dei progetti europei; • il supporto alla creazione di partenariati locali e transnazionali; • la diffusione, all'interno dell'amministrazione delle informazioni su temi e opportunità comunitarie; • la costituzione di rapporti con i Servizi della Commissione europea per la presentazione di progetti comunitari. Precisato tutto ciò chiedo, crede il candidato Sindaco Zaccaria di poter trovare dei professionisti seri e qualificati a costo zero? Ovvero, i professionisti con quali risorse economiche svolgeranno le attività descritte? Con quali risorse economiche si sposteranno? Con quali risorse economiche potranno sviluppare il sistema partenariale e di lobbying? A carico di sarà il marketing pre-progettuale, stampe, brochure informative, incontri, tavoli di partecipazione partenariale? Come pensa di creare le dotazioni di lavoro e con quanta spesa? Potrei ancora continuare ma ci si ferma qui, però, si vuole solo precisare al candidato Sindaco Zaccaria, ma vale come monito anche per tutti gli altri, che la materia Politiche Comunitarie è di elevata eccellenza professionale e, come tutte le attività professionali di valore, richiede un costo abbinato, non solo ai risultati ma a tutte le attività che portano al finanziamento del progetto. Credo (e spero) che il Candidato Sindaco non intenda avvalersi di pseudo professionisti o tecnici, gli stessi che lo hanno indotto a presentarsi con una gaffe.
Altra gaffe l'ha fatta il candidato Sindaco Giacomo Rosato che sul suo profilo personale, l'1 maggio alle ore 11.09, postava: “Oggi riunione Cipe a Roma. Pronti 2,5 miliardi da investire in ricerca e 1 miliardo per la cultura. Lo sguardo è al Sud. Una nuova opportunità che sapremo cogliere. #sappiamocomefare” Vorrei chiedere: come intende cogliere questa occasione? Sicuramente non potrà chiedere soldi per la ricerca e tanto meno per la cultura appurato che, così come deliberato dallo stesso CIPE, a beneficiare del piano saranno grandi completamenti di interventi già in corso: Pompei, Ercolano, la Cittadella di Alessandria, la Reggia di Caserta e gli Uffizi di Firenze, oltre a nuovi interventi di importo complessivo di 170 milioni da ripartire fra interventi di valore non inferiore a 10 milioni di euro con successivo provvedimento.
Detto ciò chiudo, ribadendo che i voti dei cittadini non si chiedono raccontando chiacchere e tantomeno usando sigle, paroloni, terminologie e fondi Ue/Ministeriali a scopo propagandistico e ingannatore, creando false illusioni ai cittadini e giocando sulla mancata conoscenza da parte degli stessi, che, al contrario, meritano rispetto, onestà e verità".
di Redazione
05/05/2016 alle 05:54:06
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