UTILE CONVEGNO
DSA e BES: conoscere per aiutare i bambini nel loro percorso di crescita
Un interessante incontro sull'argomento è stato organizzato dal 'Rotary Club Fasano' nell'ambito della 'settimana dell'infanzia'

FASANO – DSA è l'acronimo che fa il paio con la sigla BES: i Disturbi Specifici dell'Apprendimento, infatti, richiedono Bisogni Educativi Speciali che vanno individuati dopo un attento esame della casistica. Se ne è parlato ieri pomeriggio (sabato 20 maggio) in un interessante incontro organizzato nella sala di rappresentanza del Palazzo municipale dal “Rotary Club” di Fasano nell'ambito delle iniziative convegnistiche della “settimana dell'infanzia” che l'amministrazione comunale ha messo a punto per rivolgere un'attenzione particolare alle esigenze ludiche e formative che riguardano il mondo dei bambini.
Dopo il saluto del presidente del sodalizio promotore, Alberto Mavilio, e dell'assessora alla pubblica istruzione e alle pari opportunità Cinzia Caroli, a relazionare sono state la psicologa dell'Asl Florenza Prete e le sue collaboratrici Emanuela Di Coste e Antonella Orsini, che hanno illustrato lo studio intitolato “Indicatori precoci di bisogni educativi nei processi d'apprendimento: un'indagine-pilota nelle scuole del Comune di Fasano”; l'analisi si è svolta negli ultimi mesi in 7 plessi del primo circolo didattico “Collodi”, per un totale di 8 classi coinvolte e 138 alunni dai 5 ai 6 anni osservati rispetto ai parametri stabiliti. Il lavoro è stato reso possibile grazie alla disponibilità del dirigente Gennaro Boggia e alla attiva partecipazione degli insegnanti che sono stati predisposti alla compilazione di un questionario valutativo.
Ogni docente ha considerato, per un dato numero di giorni, i comportamenti dei bambini rispetto a 43 items, promuovendo anche attività che potessero dar risposte precise a ciò che richiesto, ad esempio partecipare attivamente a un gioco, raccontare un fatto, seguire la maestra senza farsi distrarre dai compagni. Trattandosi del primo studio su bambini della scuola dell'infanzia, che si predispongono ad acquisire abilità che li contraddistingueranno nella scuola elementare (lettura, scrittura, calcolo), i risultati ottenuti mostrano quello che è possibile fare in questa fase per compensare, riabilitare o potenziare le mancanze del discente: in molti casi, infatti, questi disturbi (derivanti spesso da traumi familiari) si evolvono in dislessia, disgrafia, disortografia o discalculia, che non sono malattie, ma necessitano di un diverso metodo educativo.
La statistica della ricerca effettuata a Fasano ha messo in luce che il 14% degli alunni osservati corre un alto rischio riguardo ai DSA e solo avendo un approccio precoce che colmi le mancanze si possono evitare i disturbi più gravi. In questo senso è intervenuto il dirigente Boggia, che ha assicurato, soprattutto ascoltando le curiosità sollevate dal pubblico, che lo studio avrà un seguito e i bimbi che hanno sviluppato meno le capacità specifiche saranno accompagnati da esperti in un agevole percorso di apprendimento. Per tale motivo anche l'“Apsi” di Fasano, nella persona del presidente Orazio Rubino, ha offerto il proprio aiuto professionale. L'Ordine degli Psicologi della Puglia è molto vicino a queste iniziative, e la stessa dottoressa Marisa Yildirim ha spiegato l'utilità dell'opuscolo “I DSA e gli altri BES. Indicazioni per la pratica professionale” pubblicato dal Consiglio nazionale su un tema così delicato.
di Antonella Argento
21/05/2017 alle 02:16:17
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