CALCIO IN CRISI
Fasano Calcio: l'ombra De Fuoco sulla panchina di Iacovazzi
Dopo la sconfitta di Maglie diventa incerta la posizione del tecnico che ha condotto la squadra a due promozioni consecutive: ma è solo colpa sua?
FASANO - E' la dura legge del calcio. Alla fine paga sempre l'allenatore. E' quanto sta accadendo al Fasano Calcio che, in forte crisi di risultati, vede ormai la panchina di Romano Iacovazzi legata a un filo. Ieri (domenica 26 ottobre) i vertici societari non hanno neppure atteso il triplice fischio dell'arbitro per lasciare Maglie e tornare a Fasano dove si è tenuto un vertice urgente. Non è arrivata nessuna decisione però. Iacovazzi resta al suo posto ma potrebbe essere ormai una questione di ore il suo esonero.
Ma è davvero solo colpa dell'allenatore? Al tecnico protagonista di due promozioni consecutive con i biancazzurri viene imputata, pare, una cattiva gestione dello spogliatoio e il fatto di non aver ancora trovato la squadra giusta da mandare in campo. Ogni domenica un undici diverso e giocatori di peso spesso spediti in panchina e in tribuna. Ma la categoria impone delle regole, quelle degli under, e di conseguenza queste pesano sulle scelte di un allenatore. Ma se dobbiamo dirla tutta solo ieri il Fasano ha deluso in tutto e per tutto producendo poco. Nelle precedenti partite aveva costruito una caterva di palle gol e non è colpa certo dell'allenatore se i giocatori non riescono a buttarla dentro. Non è certo un'arringa difensiva per il tecnico ma probabilmente anche la società deve assumersi le sue responsabilità. Rispetto allo scorso anno ha cambiato davvero poco e ancora una volta, però, si è scelto di non avere in rosa una punta di peso. Se questo gap è stato ovviato lo scorso anno grazie alla superiorità tecnica indiscussa dei vari Amodio, Chiatante, Patronelli e Lentini ora in Promozione non basta.
Che il campionato fosse difficile lo si sapeva ed è proprio per questo che occorreva prepararsi per tempo. La società, però, non è supportata dall'imprenditoria locale e deve fare i salti mortali per mantenere fede alle promesse fatte ai giocatori. Ecco quindi che la situazione attuale della squadra è lo specchio di una situazione calcistica globale che mette sul banco degli imputati quasi tutte le componenti. A salvarsi sono solo i tifosi, impagabili nel seguire la squadra in casa e fuori.
Ora non sappiamo se arriverà o meno l'esonero di Iacovazzi (l'ombra di Angelo De Fuoco aleggia sulla sua panchina) ma far diventare il tecnico l'unico colpevole di quanto sta accadendo sarebbe ingiusto. Occorre darsi una svegliata, tutti insieme, e tornare al più presto a vincere.
di Alfonso Spagnulo
27/10/2014 alle 08:02:37
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